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Balneari, nata l’associazione di categoria Ciba-Confartigianato

Sviluppo del turismo, coordinamento unico tra balneari, albergatori, commercianti e ristoratori per un marketing territoriale avanzato, promozione di eventi estivi, impegno in materia di direttiva Bolkestein.

Questi gli obiettivi del Ciba-Confartigianato che si è costituito nei giorni scorsi a Pescara, cioè il Consorzio Imprese Balneari Adriatico, nata in seno a Confartigianato Imprese Pescara.

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Il consiglio direttivo è formato da sette elementi, tre della riviera Sud e quattro della riviera Nord: Stefano Cardelli (presidente), stabilimento Nettuno; Lorenzo Papa (Plinius); Alessandro Mundula (Miramare); Riccardo Ciferni (Trieste); Giuseppe Di Giacomo (Coralba); Marco Schiavone (Tramonto); Vittoriano Lemme (Circolo della Vela).

«Il consorzio», afferma Cardelli, «è nato nel 2006 e si appresta a compiere i dieci anni di attività. Le nostre battaglie hanno riguardato molte tematiche importanti, dal piano spiaggia del 2006-2007 alle manifestazioni contro la direttiva Bolkestein, ideando la tesi per la salvezza delle imprese balneari che, a tutt’oggi, in Italia, è considerata la soluzione migliore e cioè la sdemanializzazione. Ci muoviamo da tempo anche sul fronte inquinamento e proprio dal consorzio è arrivato un importante contributo alle iniziative proposte nel documento unitario che le associazioni di categoria hanno sottoscritto per far fronte all’attuale emergenza inquinamento del fiume Pescara e del mare».