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Asse attrezzato a pagamento, il caso finisce in Parlamento

L’ipotesi dell’asse attrezzato a pagamento finisce in Parlamento con un’interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle sul presunto pedaggio che verrebbe applicato agli automobilisti di passaggio nella strada che collega Pescara e Chieti.

A presentare oggi l’interrogazione i deputati Vacca, Colletti e Del Grosso che affermano:

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«Nella nota di luglio 2015 il presidente D’Alfonso, relazionando sul progetto di Toto sulle varianti dell’autostrada, fa esplicito riferimento a criticità legate agli aspetti economici connessi alla gestione, alla tariffazione e all’introduzione di nuove tratte di raccordo autostradale con pagamento del pedaggio (tra la A25 e il centro di Pescara e la superstrada SS 80 Teramo-mare). A questo punto due sono le possibili opzioni: o il gruppo Toto ha previsto la costruzione di un raccordo autostradale parallelo all’asse attrezzato, a pagamento, o con il famoso progetto delle varianti prevedeva la gestione dell’asse attrezzato con il pagamento del pedaggio. La vicenda quindi si tinge di giallo ogni giorno di più: perché tutto questo mistero? Perché queste contraddizioni tra quanto dichiarato e quanto invece emergerebbe dalle carte?».

L’obiettivo dell’interrogazione è quello di ottenere spiegazioni dal ministero delle Infrastrutture e dalla presidenza del Consiglio, visto che il Ministero è l’unico titolato a dare spiegazioni essendo sua la competenza riguardo al progetto.