Emergono i primi dettagli sull’assalto al portavalori sull’autostrada A14 di stamattina, martedì 26 aprile, tra i caselli di Pescara Sud–Francavilla al Mare e Pescara Ovest–Chieti (in direzione nord, verso Ancona).
Il commando che ha tentato la rapina ha seminato diversi chiodi sull’asfalto per guadagnare tempo sulla fuga dopo l’assalto al portavalori dell’istituto di vigilanza “Aquila”.
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Durante l’assalto un tir si è intraversato sulla carreggiata, e i malviventi (4, secondo le prime indiscrezioni) avrebbero esploso anche diversi colpi di arma da fuoco per procedere con la rapina.
Il colpo sarebbe però sfumato per l’intervento della polizia.
Al momento sul posto è presente anche la scientifica per i rilievi, e il tratto è ancora chiuso per permettere la rimozione dei mezzi e dei numerosi chiodi a tre punte disseminati sull’asfalto.
I quattro componenti della banda, con guanti, giubbotti e passamontagna, e armati di pistole e kalashnikov, con accento pugliese, inizialmente erano a bordo di una Alfa Romeo Giulietta.
Avrebbero lanciato i chiodi a terra dopo aver sentito le sirene della polizia in arrivo.
Nel portavalori, in conseguenza dell’azione dei malviventi, si è sciolto il cruscotto, e le due guardie presenti all’interno sono dovute uscire per forza dall’abitacolo per evitare di morire soffocati.
