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Calci, pugni e minacce alla compagna con un coltello a Pescara: divieto di avvicinamento per un uomo

Calci, pugni e minacce alla compagna con un coltello a Pescara: questi gli episodi dei quali si sarebbe reso protagonista un uomo nella città adriatica, e nei confronti del quale la polizia ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa per maltrattamenti familiari.

La misura, disposta dal Gip del Tribunale di Pescara, è stata eseguita ieri, martedì 15 dicembre, nei confronti di un uomo di nazionalità romena senza fissa dimora. 
Il divieto di avvicinamento è stato disposto in seguito ad alcuni interventi eseguiti in strada da parte dei poliziotti della Squadra Volante, per segnalazioni giunte al 113 di presunte aggressioni messe in atto dal protagonista della vicenda nei confronti della donna.

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Stando a quanto riferito dalla polizia, all’inizio del mese di dicembre l’uomo avrebbe colpito la compagna con calci e pugni. Alla base dell’aggressione, il rifiuto della compagna di fornirgli del denaro. 
Nell’episodio la donna avrebbe riportato delle lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.

Il giorno successivo l’uomo, prendendo la borsetta della donna, avrebbe rincorso e minacciato la compagna. Quest’ultima si sarebbe rifugiata all’interno di un supermercato, dal quale sarebbe stato poi richiesto l’intervento della polizia. 

I poliziotti hanno pertanto segnalato gli episodi all’Autorità Giudiziaria, segnalando come la donna fosse sottoposta a vessazioni fisiche e psicologiche. 
Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, la donna sarebbe stata malmenata e minacciata diverse volte da parte del compagno in passato. In una occasione, dopo essere stata colpita da un pugno, le sarebbe stato diagnosticato il distacco della retina dell’occhio. Anche in tale circostanza l’uomo avrebbe agito pretendendo del denaro da parte della donna.

Nei confronti del protagonista della vicenda è scattato pertanto il divieto di avvicinarsi alla donna e ai luoghi da lei frequentati. In caso di violazione di tali prescrizioni, come riferito dalla polizia, nei confronti dell’uomo potrebbe scattare una

“immediata denuncia all’Autorità Giudiziaria e la possibilità che il Giudice disponga una misura cautelare restrittiva quale gli arresti domiciliari o la custodia in carcere, in considerazione del fatto che l’attuale normativa sulla violenza domestica e di genere (Legge nr. 69 del 19 luglio 2019 denominata “Codice Rosso”) ha codificato la violazione del divieto come reato. “.