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Mare inquinato, divieto di pesca per vongole e cozze

Nel mare antistante la città di Pescara c’è una presenza superiore ai limiti di escherichia coli e di conseguenza c’è il rischio salmonella. Per questa ragione con un’ordinanza firmata dal sindaco Marco Alessandrini sabato 2 aprile e resa pubblica oggi, lunedì 4 aprile, viene vietata la pesca dei cosiddetti molluschi bivalvi, ovvero cozze, vongole e similari.

Il 31 marzo una nota del Servizio Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Animali della Asl di Pescara avvisava il Comune di adottare un’opportuna ordinanza per vietare la pesca di vongole e molluschi. I risultati delle analisi dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise indicano valori non più conformi, per quanto riguarda la presenza di escherichia coli, per il consumo diretto di questo tipo di molluschi. Il divieto è disposto fino a quando non sussisteranno i requisiti di idoneità sanitaria.

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L’eventuale raccolta dei molluschi prevede l’invio degli stessi in un centro di depurazione riconosciuto, mentre spetta al Servizio Veterinario della Asl l’attività di verifica sui produttori interessati e le eventuali procedure di ritiro del prodotto immesso sul mercato.

Questa situazione fa seguito agli ultimi valori delle analisi eseguite dall’Arta che danno valori molto superiori ai limiti di legge in vari tratti di mare per escherichia coli ed enterococchi e alla non balneabilità di diversi tratti di spiaggia all’apertura della stagione estiva.

«A Pescara l’emergenza continua a sommarsi ad altra emergenza», sottolineato l’ex vice sindaco Berardino Fiorilli dell’associazione Pescara Mi Piace, «non bastava il dramma del mare non balneabile, con i dati disastrosi ufficializzati dalla Regione Abruzzo che ci faranno cominciare la stagione con un divieto di bagni e tuffi su tre quarti del nostro litorale, una ‘lettera scarlatta’ che ci rimarrà impressa come un marchio per molti anni. Non bastava l’emergenza degli scarichi abusivi scoperti dalla nostra Associazione, che stanno continuando ad avvelenare fiume e mare. Ora si ripropone anche l’emergenza alimentare verificatasi per la prima volta in assoluto il 12 novembre scorso, quando il sindaco Alessandrini ha ordinato “la sospensione della raccolta dei molluschi bivalvi vivi e Vongole nel tratto di mare antistante il Comune di Pescara, Zona A”, sotto i 500 metri dalla costa».


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