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Al Ferro di Cavallo con Marsilio e Masci, Sospiri su abbattimento: “Al suo posto piazza e impianto sportivo”

Sopralluogo al Ferro di Cavallo di Pescara e a Fontanelle con il governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il sindaco Carlo Masci, il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e altri esponenti della Regione e del Comune ieri, giovedì 9 gennaio.
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Al sopralluogo hanno preso parte, tra gli altri, anche i consiglieri regionali Vincenzo D’Incecco e Guerino Testa, assessori e consiglieri comunali di Pescara, tra cui gli assessori alla Politica della Casa Isabella Del Trecco, allo sport Patrizia Martelli, alla cultura Maria Rita Paoni Saccone, al turismo Alfredo Cremonese e Adelchi Sulpizio, i presidenti delle Commissioni Sicurezza Armando Foschi, Attività Produttive Fabrizio Rapposelli e Lavori Pubblici Massimo Pastore, e i consiglieri Alessio Di Pasquale, Maria Luigia Montopolino e Andrea Salvati. Presenti anche il comandante della Polizia municipale Danilo Palestini oltre a polizia e carabinieri.

Il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha così spiegato le ragioni del sopralluogo al Ferro di Cavallo e nei rioni popolari di Pescara, confermando l’intenzione di demolire il complesso, e fornendo anche alcuni dettagli su ciò che verrà realizzato dopo l’abbattimento. Eco le sue parole:

“Il ‘Ferro di Cavallo’ del rione Rancitelli verrà completamente demolito e al suo posto realizzeremo una piazza aperta e un grande impianto sportivo intitolato all’ex assessore Lucio Candeloro, che vent’anni fa aveva individuato l’abbattimento di quel casermone come unica soluzione per restituire vivibilità sociale al quartiere. E intitoleremo l’opera alla vergogna di chi vent’anni fa non ce lo fece fare, il centrosinistra, condannando la città a un ritardo imperdonabile.
L’emergenza sociale nel quartiere è palpabile, si respira negli sguardi della gente che non osa scendere nel piazzale, che ha paura, che guarda tutti con sospetto e che è esasperata dalle angherie, dal coprifuoco del pomeriggio, dai traffici illeciti, dall’assenza di tranquillità. Oggi non c’è altra soluzione, per restituire quella doverosa tranquillità, che l’abbattimento fisico del Ferro di Cavallo, che è stata una soluzione urbanistica sbagliata, ghettizzante, e comunque oggi è superata. Domani in Regione ci sarà una riunione istituzionale per verificare gli adempimenti burocratici da compiere per arrivare velocemente al risultato e io ho già pronto il progetto di Legge per i fondi necessari: serviranno 2milioni 200mila euro per la demolizione totale del ‘Ferro di Cavallo’, 410mila euro solo per l’abbattimento della parte centrale, ma francamente oggi dobbiamo puntare a cancellare completamente quella bruttura sociale e i fondi saranno necessari non tanto per la demolizione, quanto per la riqualificazione successiva. E il primo pensiero è di realizzare al posto di quegli edifici una bella piazza aperta, permeabile, e un grande impianto sportivo che doverosamente dovremo intitolare all’amministratore lungimirante che ben vent’anni fa aveva già avuto la brillante intuizione di abbattere il casermone per rendere vivibile il quartiere, l’ex assessore Lucio Candeloro che non è riuscito a realizzare un intervento avveniristico solo per la pregiudiziale e sterile opposizione di un centrosinistra privo di una visione. Noi restituiremo una casa in altri quartieri a tutte le famiglie perbene che ne hanno diritto, e poi saranno le ruspe a parlare. Contemporaneamente andrà avanti anche la procedura per l’abbattimento dei 3 fabbricati a rischio collasso in via Lago di Borgiano, per una spesa di 1milione di euro”. Il sopralluogo istituzionale è poi proseguito in via Caduti per Servizio-Fontanelle, dove è in corso l’intervento per chiudere i porticati dei fabbricati popolari che saranno trasformati in alloggi al pianterreno per diversamente abili, e quindi in via Rigopiano, “dove abbiamo in corso un altro progetto di abbattimento di tre palazzine-ghetto, tutti interventi che esamineremo domani nel corso della riunione”.

Questo il commento del presidente della Regione Abruzzo, Marsilio:

“Possiamo e dobbiamo mettere in campo azioni possibili, cioè realizzabili e piene di buon senso. Credo che azzerare situazioni come quella che oggi abbiamo qui in questo quartiere e in questo edificio in particolare sia possibile, ma è ovvio che vanno evitati quegli errori che sono stati commessi in passato e che oggi ci costringono ad affrontare situazioni complesse”.

Queste le parole del sindaco di Pescara, Masci:

“Abbiamo detto con chiarezza ai pescaresi che abitano le zone più difficili della città cosa possono attendersi da noi e credo che abbiamo portato da subito la nostra attenzione su queste questioni. La gente sta apprezzando il nostro lavoro e i segnali che in pochissimi mesi di governo della città abbiamo iniziato a dare. A questo si aggiunge una serie di azioni che porremmo in essere, con l’aiuto della Regione, nei prossimi mesi”.

Qui di seguito, invece, il programma di obiettivi stilato dall’amministrazione comunale di Pescara:

  • Abbattimento in tutto o di parte dell’agglomerato definito “Ferro di Cavallo” al quartiere Rancitelli;
  • Abbattimento degli immobili che presentano lesioni post-sisma ed evacuati in via lago di Borgiano;
  • Abbattimento dei palazzi Clerico in via Tavo per lasciare spazio ad attività di social housing;
  • Realizzazione, a seguito delle firma delle necessarie convenzioni con le associazioni che hanno aderito al Progetto Periferie, di iniziative sociali nei quartieri popolari;
  • Completamento degli interventi edilizi al quartiere Fontanelle;
  • Abbattimento di due palazzine su cinque al quartiere popolare di via Rigopiano (ex Ina)