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Assistenza domiciliare integrata sospesa a 60 malati: monta la polemica contro il Comune

Non mancano le polemiche per la decisione da parte del Comune di Pescara di sospendere l’assistenza domiciliare integrata a 60 malati e di ridurla ad altri 90. Il primo a sollevare il problema è stato l’ex consigliere comunale e regionale Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista che ha parlato di «tagli immorali e inaccettabili perché colpiscono chi più soffre e ha bisogno, parliamo di persone non autosufficienti, malati di alzheimer e parkinson, tetraplegici. Insomma parliamo di un tipo di assistenza che si è sempre detto che andrebbe potenziata e invece viene tagliata. Una situazione che colpisce anche lavoratori e lavoratrici delle cooperative che ormai son condannati a orari settimanali ridotti da cui è impossibile ricavare una retribuzione decente. Tutto si può tagliare in un Comune meno la spesa destinata a questo genere di prestazioni. Il paradosso è che durante l’amministrazione di centrodestra protestando al fianco dei sindacati avevamo sempre scongiurato tagli al sociale. Ci voleva una giunta Pd per procedere in questa direzione irresponsabile».

«Sono pronto a fare le barricate», annuncia il consigliere comunale Massimiliano Pignoli di Scegli Pescara-Lista Teodoro, «visto che sono l’unico consigliere comunale che si occupa ancora realmente dei problemi del sociale dei nostri concittadini. Mi chiedo come sia possibile che l’assessore competente non abbia proposto una variazione di bilancio per il sociale, visti i tanti casi di difficoltà che vivono i cittadini pescaresi. Quando la discussione del bilancio di previsione giungerà in consiglio comunale presenterò migliaia di emendamenti bloccando i lavori dell’aula se non verranno rimpinguati i fondi per il Pronto intervento sociale e per l’assistenza domiciliare e la disabilità. Si pensasse meno alle targhe alterne o a far costruire ai privati in aree demaniali ma di più al sociale visto che gente costretta a vivere di difficoltà economica grave e che è alla spasmodica ricerca di lavoro come gli ex lavoratori interinali di Attiva che ormai da giorni sono in presidio davanti al Comune».

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Sinistra Ecologia Libertá Pescara chiede che si facciano tutti gli sforzi possibili per ripristinare integralmente i fondi per l’Adi. Sappiamo che l’amministrazione ha previsto il reintegro completo dei fondi, ma non prima del mese di aprile. Dobbiamo riuscire a fare prima. Ci attiveremo e impegneremo da subito per fare quanto necessario per anticipare il reintegro o estendere il numero delle ore disponibili.