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Aggredito a martellate per una sigaretta: nuovo caso di violenza tra giovanissimi

Un nuovo arresto è stato eseguito stamattina, lunedì 6 novembre, dalla polizia di Stato di Pescara nell’ambito delle indagini relative alla violenza giovanile.
Nello specifico, un 19enne (S.H. le sue iniziali) è stato arrestato e un minorenne di 17 anni (L.G. le iniziali) denunciato: entrambi devono rispondere del reato di lesioni aggravate dai futili motivi.

A eseguire l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal  Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale, Antonella Di Carlo, su richiesta del Pm (pubblico ministero), Gennaro Varone, sono stati gli agenti della Squadra Mobile: il 19enne è stato ristretto agli arresti domiciliari, mentre per il 17enne è stato deferito alla Procura per i Minorenni dell’Aquila, che ora sta valutando la sua posizione.

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I fatti contestati risalgono allo scorso 20 settembre quando il 19enne e il 17enne, non distanti dall’ospedale, hanno chiesto del tabacco da sigaretta a un 22enne incrociato per strada. Al rifiuto del ragazzo, i 2 l’hanno aggredito con violenza colpendolo più volte in faccia e un braccio con un oggetto contundente, verosimilmente un martello.

I colpi ricevuti hanno provocato un grave trauma facciale con fratture multiple delle ossa facciali e dell’arto superiore con una prognosi superiore ai 40 giorni. Inoltre è stato compromesso l’organo della masticazione tanto che il 22enne ha dovuto subire un intervento chirurgico.

Nell’ordinanza redatta dal Gip di legge che «le modalità del fatto – efferate, odiose e ingiustificate – sono sintomatiche di una personalità incline a delinquere, priva del senso della misura ed incapace a controllare i propri impulsi».
Per il reato di lesioni gravi il Codice Penale prevede una pena massima di sette anni di reclusione.