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I dipendenti del Mercatone Uno di Sambuceto: «Riaprite, qui c’è un viavai di potenziali clienti» [FOTO]

Una quarantina di dipendenti del Mercatone Uno di Sambuceto in balia degli eventi e con un futuro troppo incerto davanti, ma con la ferma volontà di tornare a lavorare e a essere “produttivi”, cercano di far sentire la propria voce per ottenere la riapertura del punto vendita.
Il tutto è reso ancor più paradossale dal un continuo viavai di auto di potenziali clienti che giunge davanti al cancello, nota il punto vendita chiuso, e riparte sconsolato.
Sono infatti da poco passate le nove di mattina di mercoledì 16 settembre, e questo è lo scenario che si presenta nei pressi del punto vendita di San Giovanni Teatino. Per vedere la galleria di foto della protesta odierna, clicca sull’immagine qui di seguito:

mercatone uno sambuceto dipendenti

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L’attività del Mercatone Uno sambucetese è stata sospesa a metà giugno scorso, e da quel momento per 31 dipendenti con contratto a tempo indeterminato si è passati alla cassa integrazione, mentre per i restanti lavoratori con contratto atipico non è stato possibile attivare alcun ammortizzatore sociale.
A inizio settimana i dipendenti del Mercatone Uno hanno organizzato una manifestazione nei pressi dell’ex Aurum, chiedendo, invano, un incontro con i vertici regionali durante la visita dell’ex premier Romano Prodi.

Questa mattina, invece, i lavoratori si sono radunati proprio davanti ai cancelli del punto vendita, nella zona industriale di San Giovanni Teatino, decisi a proseguire nella loro azione: «Vogliamo incontrare il vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli, e per questo in giornata una nostra delegazione andrà a Pescara per cercare di ottenere un incontro», spiegano i dipendenti, «La cosa più drammatica è che ci si sta muovendo solamente sulla cassa integrazione, e non ci si sta riattivando sulla riapertura del punto vendita. Purtroppo non sappiamo cosa fare, ci sono persone tra di noi che non stanno vedendo nulla, non hanno ammortizzatori sociali».

E il punto focale di tutta la protesta risiede proprio nel senso di responsabilità dei dipendenti verso il loro lavoro.
I dipendenti del Mercatone Uno sambucetese ribadiscono infatti come fondamentale il concetto di “produttività”, e chiedono di poter tornare a lavorare, e di tornare ad essere produttivi: «Noi siamo sempre stati una realtà produttiva, sin dall’apertura del punto vendita nel 1998. Perfino nel 2014, in piena crisi, la nostra sede ha realizzato un utile di bilancio. Per questo motivo chiediamo almeno di riaprire e di “riprovare”».

E, a sostegno della causa dei dipendenti, si schiera anche il sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, giunto nei pressi del punto vendita per perorare la loro causa: «La mia presenza qui è a sostegno dei lavoratori; qui ci sono intere famiglie in difficoltà, e non singoli dipendenti. La mia speranza è che un’area commerciale come questa, con ottimi risultati, possa essere rilevata e riaperta».

Il primo cittadino è anche pronto a impegnarsi in prima linea affinché la situazione possa sbloccarsi in maniera positiva: «La politica “che conta” ha annunciato di volersi impegnare, e Lolli stesso ha preso un impegno. Ora speriamo che questi annunci vengano mantenuti. Se il Mercatone Uno dovesse riaprire, si aprirebbe nuovamente un punto vendita in attivo, così come confermato dagli stessi dipendenti. L’impegno mio personale è di perorare la loro causa. Se c’è qualche imprenditore disposto a rilevare, io consiglio vivamente questa struttura. Qui c’è un flusso continuo di clienti nonostante la struttura sia chiusa da mesi; la clientela potenziale c’è quindi, ed è un dato di fatto. Inoltre, a livello comunale, in consiglio abbiamo approvato una delibera secondo la quale chi assume gente di San Giovanni Teatino, avrà uno sconto sulle tasse comunali, quindi è un incentivo per tutti affinché assumano persone».