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Compie acquisti con bancomat in negozi Pescara e Chieti, ma la carta non è sua: scoperto grazie a video

Avrebbe compiuto diversi acquisti in esercizi commerciali tra Pescara e Chieti, utilizzando una carta bancomat non sua: questa la scoperta fatta dalla polizia di Chieti, e che ha portato alla denuncia di un uomo.
A finire nei guai un 37enne teatino, denunciato a piede libero per illecito utilizzo di carta di pagamento dagli agenti della Squadra Volante della Questura di Chieti diretti dal Vice Questore Aggiunto Antonello Fratamico.

Le indagini della polizia sono partite in seguito alla denuncia presentata da un uomo.
Quest’ultimo si sarebbe infatti accorto di non avere più all’interno del suo portafogli la propria carta bancomat.

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Alla luce di tale scoperta l’uomo ha richiesto un estratto conto alla propria banca per scoprire eventuali utilizzi fraudolenti della carta.
E proprio analizzando i movimenti effettuati, l’uomo avrebbe scoperto ben 8 pagamenti di piccolo importo (da 3 a 25 euro ciascuno), per un totale di circa 120 euro, effettuati utilizzando la propria carta bancomat nei giorni immediatamente precedenti.

La denuncia presentata alla polizia ha pertanto fatto scattare immediatamente le indagini.
Gli agenti hanno notato come i pagamenti fossero stati effettuati utilizzando i Pos di esercizi commerciali di Chieti e di Pescara.

E proprio analizzando le immagini del sistema di videosorveglianza di un supermercato teatino, gli agenti, confrontando gli orari di pagamento, hanno individuato l’autore.
Quest’ultimo, dopo aver pagato tramite bancomat, si sarebbe allontanato dall’esercizio a bordo di un’auto parcheggiata all’esterno del supermercato.

Dal numero di targa del veicolo gli agenti sono risaliti pertanto al proprietario e, confrontando la foto della sua patente di guida presente nelle banche dati, alla sua identità.
Alcuni pagamenti sarebbero avvenuti poco dopo in un esercizio commerciale nei pressi del supermercato, mentre altri due acquisti sarebbero stati compiuti in un bar di Pescara.

Tutti i pagamenti, come accennato, avrebbero avuto come importo delle piccole somme, e questo perché solamente cifre fino a 25 euro possono essere “pagate” in modalità “contactless” (ossia avvicinando solamente la carta al Pos senza necessità di digitare il Pin, del quale il protagonista della vicenda non era tra l’altro in possesso).
Stando a quanto annunciato dalla polizia, alla luce della denuncia, il 37enne rischierebbe, come pena, la reclusione da 1 a 5 anni e una multa da 310 a 1.550 euro.