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Cuamm, medici “con” l’Africa

Il suo nome è Cuamm, acronimo di Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari, ed è una Ong che opera in campo sanitario sin dal 1950.
Già dal suo stesso nome “Medici con l’Africa“, si possono evincere alcuni degli obiettivi che animano l’associazione.

La preposizione “con” l’Africa, invece di “per”, come spiegano quelli di Cuamm, non è stata scelta a caso: esprime la volontà di condividere, in una compartecipazione profonda, scambio e sforzo comune con il continente africano.
Da tre anni circa è stato fondato un Gruppo locale “Medici con l’Africa Cuamm Abruzzo”, nato a Chieti nel dicembre del 2014 dalla volontà di una ventina di studenti di Medicina e Chirurgia dell’università “G. d’Annunzio”.

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Poi, col passare del tempo il gruppo si è allargato, comprendendo anche specializzandi, medici e professionisti non sanitari.
In questi anni Cuamm Abruzzo ha organizzato eventi in collaborazione con diverse altre entità presenti sul territorio, tra le quali Avis Abruzzo, Rotary Club Chieti ovest, Rotaract Pescara Ovest, Giovani delle ACLI Chieti e Conad Casalbordino.

Per quanto concerne invece le aree specifiche di intervento dell’associazione, Cuamm opera in 7 nazioni dell’Africa Sub-Sahariana:

  • Sierra Leone,
  • Etiopia,
  • Sud-Sudan,
  • Uganda,
  • Angola,
  • Tanzania,
  • Mozambico.

Gli interventi sono mirati principalmente alle fasce più deboli e povere della popolazione, e quindi in particolar modo donne e bambini.
E nelle aree appena descritte vengono effettuate delle opere di cooperazione sanitaria di media e lunga durata, articolate in attività ospedaliere e territoriali, prevalentemente in aree rurali.

Tra gli eventi organizzati dal gruppo Medici con l’Africa CUAMM Abruzzo proprio in questi giorni, figura l’appuntamento denominato “Vaccini: un diritto per tutti o un privilegio per pochi?”, una conferenza in programma il 28 novembre alle ore 16 nell’auditorium del Rettorato dell’università “G. d’Annunzio” di Chieti.

Tema centrale dell’evento, aperto al pubblico e al quale prenderanno parte, tra gli altri, Raffaella Muraro, Francesco Chiarelli, Francesco Ricci, Stefano Parlamento e Mario di Gioacchino, sarà quello di focalizzare meglio l’impatto dei vaccini sulla salute pubblica, anche mediante il confronto con realtà diverse dalle nostre, come quella africana, in cui la profilassi vaccinale ha permesso un drastico calo della mortalità legata alle malattie infettive.

Come spiegano gli organizzatori, “ancora una volta vogliamo porci “con” l’Africa, cercando di carpirne un esempio applicabile anche alle nostre latitudini dove molto spesso negli ultimi anni lo scetticismo sui vaccini è stato forte”.