Esami truccati all’università d’Annunzio, professore condannato a 4 anni e 2 mesi

Condannato il professore dell’università d’Annunzio di Chieti–Pescara nell’ambito del processo per i presunti esami truccati.
Luigi Panzone, docente di tecnica bancaria e professionale, è stato pertanto condannato a 4 anni e due mesi oltre a ricevere l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

La condanna inflitta (in primo grado) al professore dal dal Tribunale collegiale di Pescara, rispecchia quasi completamente la richiesta del pm Valentina D’Agostino, che aveva chiesto la condanna a 5 anni (oltre all’interdizione).
Panzone è stato condannato per corruzione e falso ideologico in una vicenda per la quale, nel 2014, era finito agli arresti domiciliari.

Secondo l’accusa Panzone avrebbe segnalato il il sindaco di Manfredonia), A. R., e M.D.A., un imprenditore foggiano, ai suoi colleghi al fine di consentire a questi ultimi di superare in maniera positiva e agevole alcuni esami. Le “pressioni” del docente condannato avrebbero dato i loro “frutti”, dato che le relative prove sarebbero state superate senza neppure essere sostenute, o con uno sforzo minimo da parte del candidato di turno.

Il docente avrebbe accettato da A.R. “la promessa di 50 mila euro (nonché il finanziamento di ulteriori somme necessarie a Panzone per riacquistare l’immobile dei familiari, o, comunque, l’impegno di A.R.ad acquistare l’immobile anticipandone il prezzo) per fare ottenere ad A.R. il superamento degli esami universitari”.

Per quanto riguarda invece l’imprenditore, M.D.A. avrebbe consegnato a Panzone una somma di 13mila euro per superare gli esami.
Nell’ambito della stessa vicenda altre due persone coinvolte sono state giudicate dal gup con rito abbreviato, e nello specifico:

• Nicola De Marco, docente di inglese alla Facoltà di Scienze Manageriali, è stato condannato per falso a 5 mesi e 10 giorni
• Margherita Tinari, componente della commissione e sottoscrittrice del verbale relativo all’esame orale di Lingua Inglese II del 26 giugno 2012, è stata assolta dall’accusa di falso.

Per quanto riguarda l’imprenditore e il sindaco di Manfredonia, per entrambi è in corso di svolgimento un procedimento parallelo al Tribunale, insieme a J.T., compagna del docente.