Sambuceto, la “riscossa” di Di Martile: «Il calcio è un gioco, divertiamoci e giochiamocela»

A cavallo tra le festività natalizie e l’arrivo del nuovo anno, per motivi di natura personale, si è preso una pausa di riflessione che lo stava quasi portando ad abbandonare il mondo del calcio giocato.
Da qualche settimana, però, e tornato in quella che ormai rappresenta la sua “famiglia sportiva”, ossia quella del Sambuceto Calcio, mettendosi nuovamente a disposizione dei compagni e dell’allenatore con il grande spirito di sacrificio e di abnegazione che lo ha sempre contraddistinto. Paolo Di Martile, tra i centrocampisti col maggior rendimento nella trionfale passata stagione del Sambuceto, racconta così l’ultimo periodo vissuto: «Ho deciso di prendermi una pausa, e in quel periodo ho anche pensato di ritirarmi dal calcio giocato. Confesso però di non esserci riuscito: era un po’ troppo presto per prendere una decisione così importante a 30 anni».
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E così, dopo poco più di un mese, per la gioia dei suoi compagni, dei tifosi, e di chi lo conosce da sempre, Paolo è tornato sui suoi passi, rimettendosi nuovamente in gioco alla Cittadella dello Sport.
Allenamento dopo allenamento, il centrocampista sta trovando la forma ottimale dopo lo stop: «Ora sono tornato a pieno regime. Un po’ pesa il fatto di essere stato fermo, e il ritmo sui 90 minuti forse mi manca, ma ci sono e sono a disposizione del mister».

Sul momento che sta vivendo la formazione, reduce dal blitz esterno di Celano e dalla sconfitta interna con la Val di Sangro, Di Martile vede comunque un andamento positivo: «La squadra è in crescita, nonostante i risultati non ci stiano dando sempre ragione, almeno per quanto si vede in campo. Quella con la Val di Sangro è una sconfitta che brucia per come è arrivata, perché di certo non meritavamo di perdere. Io quindi direi di ripartire da Celano, perché ho visto una squadra viva e che è riuscita a portare a casa il risultato pieno».

L’inguaribile ottimismo che contraddistingue il centrocampista viola si trasforma anche nella ricetta da seguire per il prosieguo del campionato del Sambuceto: «Dobbiamo avere un pensiero positivo e non illusorio. Oltre all’impegno e alla costante applicazione in allenamento, mi focalizzerei sulle dieci partite che mancano una per volta. Senza avere “l’assillo” di salvarci, credo che potremo toglierci diverse soddisfazioni. Il calcio è un gioco, non dobbiamo dimenticarlo mai; bisogna quindi scendere in campo per divertirsi, e solamente giocando potremo giocarcela».

Il prossimo impegno dei viola in stagione è la trasferta in quel di Pineto: «Mister Anzivino ha la mentalità positiva e cerca di trasmettercela, e quindi noi andremo là a fare la nostra partita. Ogni incontro», conclude Di Martile, «parte dallo 0 a 0, e pertanto non è mai detto nulla prima di giocare».