Search

Lalli (Sambuceto) dopo l’hat trick di domenica: «Mi trovo benissimo, qui i valori umani vengono prima di quelli calcistici»

Tre reti contro il Cupello in tre modalità diverse: direttamente da calcio di punizione, su azione, e da calcio di rigore.
Questo, e non solo, l’hat trick di Fabio Lalli nell’ultimo incontro vinto dal Sambuceto, capolista solitario dell’Eccellenza con una percorso netto di 5 vittorie su 5 incontri.

Pallone riportato a casa per la tripletta e la vittoria, ma per l’attaccante non si può parlare di “partita perfetta” a livello personale: «La perfezione non c’è mai, e soprattutto la cosa più importante è il risultato, al di là dei miei gol. Anche nelle partite in cui non ho segnato mi ha fatto molto piacere per il gruppo e la squadra. La tripletta ovviamente è stata una cosa bella, ma la ritengo non fondamentale».

Inserisci il tuo codice AdSense qui

Nessun dubbio anche per la dedica speciale per il tris di domenica scorsa: «Voglio dedicarlo a mia figlia, a mia moglie, a mia mamma e a mia sorella. In pratica, a tutte le donne della mia famiglia, che mi sostengono sempre sia in campo che fuori».

I numeri, per Lalli, parlano di 4 reti sin qui segnate in 5 partite, eppure il centravanti è attualmente secondo nella classifica dei bomber della squadra, alle spalle di Criscolo (a quota 5 marcature).
E l’esperto attaccante viola, pungolato su un possibile “dualismo” a livello di capocannoniera, con atteggiamento da leader e da uomo spogliatoio, spiega che: «Criscolo ha dieci anni meno di me, e sarei molto più contento se il capocannoniere lo facesse lui. Io ci sono riuscito alla sua età ed è stata una cosa bellissima e importante anche per la mia carriera calcistica, quindi spero e mi auguro che anche Alessio ci riesca, e che possa aiutarlo a raggiungere anche categorie superiori».

Lo spirito con il quale Lalli sta affrontando questa nuova avventura alla Cittadella dello Sport traspare non soltanto dalle belle parole spese per il suo compagno di reparto, ma anche per tutto il gruppo viola: «A Sambuceto mi trovo benissimo, perché questa è una famiglia, e non soltanto tra noi giocatori, ma anche a livello di staff e società. I valori umani qui vengono prima di quelli calcistici, e tale aspetto, secondo me, in queste categorie è la cosa più importante, e anche i risultati lo stanno dimostrando».

Sulla partenza “sprint” del Sambuceto, a punteggio pieno dopo cinque gare in Eccellenza, e sulle aspettative appena giunto in viola durante la scorsa estate, l’attaccante spiega: «L’ho immaginato e l’ho sperato, e tutti insieme abbiamo fatto in modo che potesse accadere. Siamo stati bravi a sognarlo ma soprattutto a metterlo in pratica. Di certo non ce lo aspettavamo».

Nel prossimo turno di campionato i viola andranno a far visita all’Alba Adriatica, altra compagine in forma e che, come il Sambuceto, non conosce “mezze misure” (non ha mai pareggiato dall’inizio del campionato) e che è reduce da due vittorie consecutive: «Sicuramente siamo tra le squadre più in forma al momento, e quindi credo che da entrambi i lati ci sarà la tranquillità necessaria per fare una bella partita. Ovviamente la speranza è quella di proseguire noi nel filotto di vittorie».