In campo femminile solo cinque le donne al via tra le professioniste e di queste solo tre sono arrivate al traguardo finale completando la prova.
La migliore, e dunque l’IronWoman dell’edizione 2015, la quinta consecutiva disputata a Pescara, è stata la brittanica Vanessa Raw, che ha chiuso in 4 ore, 38 minuti e 13 secondi. Alle sue spalle l’austriaca Lisa Huetthaler con 4 ore 42 minuti e 42 secondi. Sul gradino più basso del podio l’ungherese Erika Csomor, vincitrice a Pescara nell’edizione del 2013.
La brittanica Raw è stata la migliore nelle frazioni di nuoto e ciclismo, salvo poi calare nella corsa, ma il vantaggio accumulato le ha permesso di trionfare. Grande recupero invece della Csomor che ha rosicchiato diversi minuti alla Huetthaler senza riuscire però ad arrivare seconda.
Una delle grandi favorite della vigilia, l’altra ungherese Gabriella Zelinka, si è ritirata dopo la prima frazione di nuoto. Ritiro anche per l’italiana Elena Casiraghi, mentre non è proprio partita una delle protagoniste delle scorse edizione, l’azzurra Martina Dogana.
Due italiane al quarto e quinto posto, prime due tra le atlete non professioniste, Michele Menegon che ha chiuso con l’ottimo tempo di 4 ore 58 minuti e 16 secondi e Francesca Tibaldi con 05:00:36.
L’abruzzese Cecilia Di Benedetto termina in 331esima posizione in 5 ore 30 minuti e 37 secondi. Appuntamento al 2016 per capire chi sarà la nuova trionfatrice dell’IronMan 70.3 Italy, con la sesta edizione consecutiva già confermata a Pescara.
Tra gli uomini è stato l’austriaco Paul Reitmayr a vincere davanti ai due italiani Alberto Casadei e Domenico Passuello.
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