Due antenati del calcio

Se c’è una cosa che appassiona gli appassionati di sport è certamente quella del “dualismo” per decidere chi, o che squadra, è migliore rispetto a qualcun altro. Basti pensare agli esempi più classici di sempre come chi era più bravo tra Diego Armando Maradona e Pelé? È meglio la Roma o la Lazio per rappresentare al meglio la capitale italiana? Sono stati più entusiasmanti i mitici Mondiali del 1982 o quelli più recenti del 2006? Chi é il miglior giocatore della Serie A 2021?

E così via fino a riempire le conversazioni dei tifosi più accaniti e degli appassionati più esperti, soprattutto grazie alle interviste dei blog sportivi oppure ai vari programmi di approfondimento sportivo, e continuare a perseguire una sorta di “tradizione” sportiva che ci si tramanda in famiglia.

Eh sì, questa è davvero la normalità in un Paese come l’Italia che ha “abbracciato” in pieno la cultura calcistica. In effetti, se ci si fa caso, è davvero facile che si noti come il calcio abbracci ogni aspetto della vita degli italiani, compresi coloro che non tifano oppure che non nutrano un particolare interesse verso questo sport.

Oltre alle scommesse calcio, infatti, provate a fare un po’ di mente locale su alcune pubblicità che di sicuro avrete visto in televisione, su Internet oppure sui giornali. Protagonisti di questi spot, oltre agli altri attori ed il prodotto pubblicizzato, sono grandi campioni come Alessandro Del Piero e Francesco Totti tra la “vecchia guardia” e addirittura Zlatan Ibrahimović per le “nuove generazioni”.

Eppure dovete sapere che il calcio non è sempre stato così come lo conosciamo oggi. Infatti ne è passata davvero di acqua sotto i ponti quando, verso la fine della prima metà dell’Ottocento, in Inghilterra prese forma questa disciplina sportiva destinata a cambiare per sempre il mondo.

Ad ogni modo, visto che ci stiamo dirigendo verso un particolare frangente di tipo “storico”, potrebbe essere interessante sapere come, tra i vari antenati di questo sport, ce ne sono due particolarmente interessanti ed allo stesso tempo distanti fra di loro. In tutti i sensi, ma andiamo avanti con ordine!

Rimaniamo dunque in Italia e dirigiamoci in Toscana, per la precisione a Firenze, dove si era soliti giocare al famoso calcio storico fiorentino. Oggi rivisto solo in determinate occasioni, tale sport era piuttosto simile al gioco del calcio moderno, ma vi erano state “aggiunte” persino delle regole e delle tecniche più simili al rugby. Se vi capita dateci un’occhiata, non ve ne pentirete.

Un altro esempio più distante, sia per quanto riguarda la distanza geografica che le finalità, era il gioco della palla presso i Maya. Noto più comunemente come pitz, tale gioco consisteva nel lanciare una palla dentro un anello in pietra posto in alto ad uno dei due lati del campo.

La si poteva colpire con ogni parte del corpo, ovviamente i piedi erano inclusi, ma era sempre meglio cercare di vincere non solo per i punti, ma bensì per avere salva la vita. Infatti, viste le finalità rituali o politiche, in caso di sconfitta la squadra perdente sarebbe stata sacrificata agli dei.