«Il dietro-front della giunta Alessandrini sullo sgombero del mercatino abusivo degli extracomunitari rappresenta l’ennesimo flop di un sindaco inadeguato e completamente succube dei partiti».
Questa la posizione del consigliere regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri e di quelli comunali Vincenzo D’Incecco, Fabrizio Rapposelli e Marcello Antonelli in merito al rinvio dello sgombero del mercatino dei senegalesi dell’area di risulta annunciato con un’ordinanza sindacale e poi fatto saltare poche ore prima con già in città carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa giunti da fuori Pescara.
«Avevamo pensato», aggiungono, «a uno scatto d’orgoglio quando ha firmato l’ordinanza per la rimozione delle bancarelle, ma, come preannunciato, anche quel documento è diventato carta straccia, cancellato da Rifondazione comunista e da Sel che hanno fatto prevalere la loro linea sul ripristino della legalità. Non comprendiamo, invece, come e perché la Regione Abruzzo dovrebbe intervenire addirittura per sostenere economicamente l’eventuale sistemazione di una nuova area da destinare al mercato, una Regione matrigna con i commercianti regolari vessati con ogni genere di imposta e tasse, e pronta invece a investire su ambulanti privi persino della licenza e molti dei quali sorpresi a vendere merce contraffatta. Ovviamente controlleremo ogni centesimo di spesa del governatore D’Alfonso, visto che un tale investimento non rientra tra le previsioni di bilancio e soprattutto non rientra tra i compiti della Regione».
Per il mancato sgombero sono sul piede di guerra anche i venditori ambulanti che ritengono che si stiano usando due pesi e due misure nel trattare la vicenda dei venditori senegalesi.
Infine i consiglieri di Forza Italia aggiungono: «È stata sufficiente una riunione convocata dal presidente D’Alfonso che ha completamente soppiantato e scalzato il sindaco Alessandrini, assumendone, evidentemente, i poteri decisionali, ed è stato annullato il blitz per la rimozione delle bancarelle abusive; Alessandrini diceva che l’ordinanza di sgombero non si poteva sospendere, e il presidente D’Alfonso invece, smentendolo in maniera clamorosa, l’ha fermata, annullando ogni decisione assunta dal primo cittadino, approfittando della sua assenza per le vacanze. Di fatto Alessandrini da oggi è ufficialmente “commissariato” nell’amministrazione di Pescara, segno tangibile della sua incapacità politico-amministrativa nel guidare la città, costretto a una silenziosa, quando remissiva marcia indietro».