Search

Loreto Aprutino, il Circolo Pd: la segreteria provinciale ignora lo statuto del partito

«La segreteria provinciale Pd di Pescara ignora lo statuto del partito». Questa l’accusa che proviene dal segretario del Circolo Pd di Loreto Aprutino Diana Colangeli che si scaglia contro «la protervia di alcuni dirigenti pescaresi del Pd».

L’oggetto del discorso della Colangeli è l’elezione della segreteria di Loreto Aprutino avvenuta lo scorso 3 giugno, dalla quale è stata eletta con consenso unanime dei componenti del direttivo. Alla votazione per individuare il successore di Enrico Colarossi, parteciparono , con diritto di voto, tutti gli amministratori comunali del Partito Democratico. Alla votazione era presente il 64,5 per cento degli aventi diritto.

Inserisci il tuo codice AdSense qui

Queste le parole di accusa della Colangeli verso la segreteria provinciale del Pd:

«Questo atto sancisce inequivocabilmente la ricostituzione dell’Organo dimissionario”. Sembra invece che il coordinatore provinciale, Francesca Ciafardini, voglia procedere alla convocazione di un congresso straordinario per eleggere un nuovo segretario e un nuovo direttivo di Circolo. Quello che sta attuando la Ciafardini è arbitrario e palesemente contrario alle regole dello Statuto Pd».

Nel frattempo per il 18 luglio è stata fissata un’assemblea degli iscritti che, secondo la Ciafardini, avrebbe il compito di realizzare il suo disegno. La situazione si presenta così abbastanza ingarbugliata dal momento che la Colangeli, forte dell’appoggio del sindaco e dell’intera amministrazione comunale, non sembra intenzionata a mollare e aggiunge: «I fantomatici delegati dalla Ciafardini, a organizzare l’assemblea, non hanno titolo per sostituirsi agli organi del Circolo di Loreto Aprutino né tantomeno usurparne i poteri e le prerogative. Tutta vicenda non può che essere interpretata come un atto politicamente ostile all’amministrazione comunale».

Nel frattempo, pare che alcuni dirigenti del Circolo Pd di Loreto Aprutino si siano formalmente rivolti al segretario regionale del Pd affinché proceda con diffida politica nei confronti della segreteria provinciale di Pescara circa la prosecuzione del percorso intrapreso, valutando anche il deferimento dei responsabili agli organi statutari preposti.