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Francavilla al Mare, il sindaco Luciani: «Il mio difetto? La presunzione»

Classe 1969, laureato in Giurisprudenza all’università di Teramo nel 1995 e iscritto all’albo degli avvocati dal 1998. È sposato con Stefania e padre di due figli, Silvio e Alice. Fondatore della Nettuno Calcio a 5, ed ex presidente del Francavilla Calcio dal 2005 al 2009 (poi vice presidente della società giallorossa dal 2010), è stato eletto sindaco il primo giugno del 2011 al ballottaggio.

Questo l’identikit di Antonio Luciani, primo cittadino di Francavilla al Mare, che inaugura le interviste che definiamo “Politici ai raggi X” ovvero domande e risposte che non hanno a che fare con il ruolo che ricopre il singolo politico, ma che puntano a far conoscere altri aspetti di chi ci rappresenta.

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Per quale squadra tifava da piccolo? E la sua attuale fede calcistica?
«Torino e Francavilla sono le mie uniche squadre del cuore».

Ha animali in casa? Se sì, quali?
«Ho avuto un coniglio, dei gatti e un cane. Attualmente non ho animali».

Il suo hobby oltre alla politica?
«Tennis, sport in generale e attività ludiche».

La sua prima tessera di partito da giovane?
«Democrazia Cristiana».

Un suo pregio e un suo difetto?
«Pregio: la generosità; difetto: la presunzione».

Il personaggio (storico, dello spettacolo, dello sport, etc.) che più la affascina?
«Valentino Mazzola».

Un comico che la fa ridere?
«Roberto Benigni».

Il suo motto (frase che ripete sempre o che la ispira)?
«Ad impossibilia nemo tenetur».

Cinema: film e attore preferito?
«Film: Un’ottima annata; Attore: Jack Nicholson».

Musica: cantante o gruppo preferito?
«U2»-

Cucina: piatto preferito?
«Pesce».

Vino o birra?
«Vino».

Un politico dello schieramento opposto (anche a livello nazionale) che stima?
«Attualmente stimo pochi politici e quei pochi sono di centrosinistra».

Terminata la sua esperienza politica per cosa vorrebbe essere ricordato?
«Per aver dato il massimo in modo disinteressato e per aver dimostrato che si può fare bene».

Da bambino che cosa sognava di fare? Non mi dica il politico…
«Lo scrittore».

Un sogno ancora nel cassetto?
«Convincere l’umanità che siamo tutti di passaggio per cui non vale la pena essere divisi e contrapposti; sconfiggere i pregiudizi».

Una cosa che proprio non sopporta?
«L’odio».