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Criminalità, Pescara Mi Piace chiede l’impiego dell’esercito

Impiegare i militari dell’Esercito per fronteggiare l’emergenza criminalità.

È quello che vorrebbe Armando Foschi dell’associazione Pescara Mi Piace secondo il quale la giunta Alessandrini dovrebbe chiedere alla Prefettura la possibilità di impiegare i militari.

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In passato, dal 2011 alla primavera del 2014, circa 20 unità vennero utilizzate per i controlli anti-prostituzione, antibivacco e antiaccattonaggio.

La presenza dell’Esercito in città non vorrebbe dire secondo il parere di Foschi “militarizzare” il territorio, ma «garantire un ulteriore presidio di sicurezza in supporto alle altre forze dell’ordine che si trovano a dover affrontare una recrudescenza di furti e rapine ai danni di privati cittadini, uffici postali e attività commerciali».

La richiesta di Foschi viene avanzata in seguito alle rapine, furti e atti criminali che si sono susseguiti in queste ultime settimane. A essere colpiti sono state abitazioni private, uffici postali, banche e cittadini.

«Ci sono anziani», riferisce Foschi, «che stanno vivendo barricati in casa con le tapparelle abbassate anche di giorno, le finestre sbarrate, le porte chiuse a tripla mandata, prigionieri nella loro abitazione. E comunque i ladri riescono a forzare qualunque barriera».

Foschi sollecita il sindaco Alessandrini a chiedere una riunione d’emergenza del Comitato prefettizio per la sicurezza e l’Ordine pubblico e a mobilitare sul territorio anche gli agenti della polizia municipale.

Infine Foschi ricorda come Pescara sia ormai da oltre un mese senza prefetto visto che Vincenzo D’Antuono è andato in pensione lo scorso 30 settembre.