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Consiglio comunale su balneazione saltato, il centrosinistra fa quadrato a difesa del sindaco

«Rinnoviamo la piena e convinta fiducia nell’operato del sindaco Marco Alessandrini, eletto poco più di un anno fa con un altissimo consenso popolare ed esprimiamo rammarico e biasimo per la condotta dell’opposizione di centrodestra che ha strumentalizzato una seduta straordinaria di consiglio comunale dedicata al confronto e all’approfondimento sulla questione della qualità delle acque del mare e sulla balneazione, tentando di trasformarla indebitamente in una prova di forza per sfiduciare il sindaco, violando le regole statutarie e più in generale quelle della democrazia».

Così i consiglieri comunali, assessori, rappresentanti delle forze politiche presenti nella maggioranza alla guida del Comune di Pescara serrano le fila del centrosinistra a difesa del primo cittadino.

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«Ci spiace», aggiungono, «che si sia persa così un’occasione che era preziosa per confrontarsi pubblicamente, col supporto del parere qualificato di esperti, a proposito di uno dei temi più dibattuti nel mese di agosto. Un tema su cui il sindaco e la maggioranza erano pronti a confrontarsi e a rendere conto dell’operato amministrativo. Siamo consapevoli che questo è uno dei momenti più sensibili e delicati che Pescara abbia mai vissuto, ma siamo convinti che la paura, la diffidenza, lo sterile screditamento delle istituzioni non siano la via per costruire un futuro diverso per la città, né per riconquistare un consenso politico perduto proprio a causa di scelte che hanno determinato la situazione che stiamo vivendo».

Il centrosinistra ricorda anche le azioni messe in campo per fiume e mare: «Il piano regolatore portuale è in dirittura d’arrivo ed entro la fine del 2015 con 3,5 milioni di euro si provvederà anche a sfondare la diga foranea che è forse la barriera peggiore per il fiume; i lavori del Dk15 sono in corso sulle aree golenali per intercettare i cosiddetti “troppo pieni” dei vari scarichi fognari presenti, fin qui ne sono stati già rinvenuti tre nuovi e abusivi, per convogliarli nel depuratore; ci sono poi gli 8,5 milioni di euro del governo Renzi per i depuratori che verranno impiegati anche su quello cittadino e non ultimo un protocollo firmato lo scorso 1° settembre da Comune e Regione Abruzzo che individua quattro linee di intervento tutte già coperte economicamente e una strategia che prevede azioni fino a tutto il 2019 per il risanamento del fiume e per garantire la qualità delle acque del mare su cui si poggia non solo una parte dell’identità cittadina, ma uno dei suoi più importanti comparti economici».

«La maggioranza di centrosinistra del consiglio comunale e il sindaco Alessandrini», evidenzia l’ex vice sindaco Berardino Fiorilli, oggi promotore dell’associazione Pescara Mi Piace, «hanno scritto una brutta pagina per la storia di Pescara: hanno impedito lo svolgimento della seduta straordinaria, convocata sull’emergenza balneazione, perché non gradivano le magliette indossate dai consiglieri del centrodestra. Il tutto dinanzi a un’aula gremita di oltre 400 persone alle quali il sindaco ha girato le spalle senza dare una sola giustificazione circa la sua decisione di nascondere un divieto di balneazione consentendo a centinaia di persone di fare per giorni il bagno tra 30 milioni di litri di liquami e feci. Una triste, vergognosa mortificazione della democrazia da parte di chi professa solo a chiacchiere il diritto alla partecipazione, e poi la nega nei fatti».