Nel finale del consiglio comunale straordinario convocato per discutere e fare chiarezza riguardo alle conseguenze dello sversamento di oltre 30mila metri cubi di liquami in mare, potrebbe anche essersi spaccata quella che sembrava una tacita unità di intenti del centrodestra e del Movimento 5 Stelle nell’obiettivo comune di ottenere le dimissioni del sindaco Marco Alessandrini, con una furiosa lite tra i consiglieri pentastellati e quelli di Forza Italia, Ncd e Pescara Futura.
Lo scontro si è innescato pochi minuti prima della fine dopo che Enrica Sabatini, capogruppo del M5S ha accusato maggioranza e centrodestra di non volere l’operazione trasparenza e che lo scontro basato sulla maglietta fosse solo pretestuoso per non consentire ai 9 cittadini che avevano richiesto la parola di parlare e l’audizione ai tecnici di Aca, Arta e Asl. La Sabatini ha anche evidenziato come a perderci in questa vicenda sia stata solo la città e nessun altro. Fabrizio Rapposelli ha risposto a tono rigettando al mittente le accuse e da lì si è innescata la bagarre.
A gongolare di questa probabile divisione di intenti sarà certamente la maggioranza che sostiene il sindaco Alessandrini che con oggi, potrebbe vedere svanito lo spettro della richiesta di dimissioni.