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Targhe alterne, commercianti e artigiani: «Da domani insegne spente e protesta in Comune»

«Basta con la farsa delle targhe alterne». È chiaro il messaggio delle associazioni aderenti a Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confeserecenti) che da domani, sabato 16 gennaio, terranno le insegne spente dalle ore 20 in segno di protesta verso la mancanza di segnali da parte del Comune.

Inoltre, commercianti e artigiani, annunciano che si recheranno martedì 19 gennaio alle ore 12:30 sotto al Palazzo di Città per manifestare il dissenso di cittadini e imprese.

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«Fino a ora», fanno sapere le associazioni di categoria. «i negozi hanno evitato di mortificare la città lasciandola al buio nelle ore serali, ma visto che il Comune continua a mortificare la città desertificandola di giorno da oggi contribuiremo anche noi lasciando al buio le vie cittadine. Inoltre, in mancanza di segnali di apertura da parte del Comune chiederemo di essere ricevuti dal Prefetto nella giornata di lunedì per poi recarci martedì alle 12.30 sotto al Palazzo di Città per manifestare il “dissenso unanime” di cittadini ed imprese verso tale inutile, anacronistico e dannoso provvedimento».

Rete Imprese Italia ribadisce la volontà di contribuire con le proprie proposte a migliorare la qualità dell’aria ma tale obiettivo va perseguito attraverso i seguenti punti:

  • attuazione di un piano integrato della mobilità che preveda un piano del traffico, dei parcheggi e dei trasporti pubblici
  • abbassamento del livello del riscaldamento negli uffici pubblici a 18°, promuovendo al contempo la sostituzione degli impianti a gasolio con sistemi meno impattanti; contestuale invito alla cittadinanza ed alle attività economiche a tenere il livello del riscaldamento sotto i 20°;
  • attuazione di un programma sistematico di lavaggio e sanificazione delle strade;
  • maggiore efficienza ambientale del trasporto pubblico, attraverso utilizzo di mezzi elettrici, da integrare con opportunità a basso impatto ambientale per entrare in città;
  • implementazione del sistema di piste ciclabili;
  • Inversione della direzione di decollo degli aerei in partenza dall’Aeroporto d’Abruzzo in direzione delle montagne in considerazione che con la modalità attuale, in direzione mare, le emissioni in partenza sono notevoli e ricadono in massima parte sulla città.