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Targhe alterne, Confcommercio: «Città deserta e crollo delle vendite»

«La città è un deserto e gli incassi azzerati, subito il dietrofront o così Pescara muore». Questo il commento della Confcommercio a questo primo giorno di entrata in vigore della circolazione a targhe alterne.

L’associazione di categoria ha condotto anche un sondaggio con alcuni dei commercianti e tutti si dicono sconcertati dal provvedimento e ne chiedono la revoca immediata pronti anche a manifestazioni eclatanti di protesta.

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Di seguito le parole di alcuni commercianti di Pescara.

Vittorio Fascina – Victor Shoes – Via Cesare Battisti

«La città è un deserto e nel pieno del peiodo dei saldi gli incassi sono azzerati. Occorre un immediato dietrofront del Comune o altrimenti Pescara muore. Stiamo anche valutando di non far venire i dipendenti a lavorare giovedì e rimanere chiusi».

Carlo Miccoli – Bar Excelsior – Corso Umberto

«Dai commercianti di abbigliamento e calzature ai titolari di pubblici esercizi si alza un coro di dissenso unanime contro un provvedimento inutile, anacronistico e che creerà danni ingenti alle attività economiche cittadine a vantaggio dei centri commerciali. Questa mattina anche nel nostro bar che ha una clientela affezionata l’incasso è sceso del 60 per cento».

Enzo D’Ottaviantonio – Ed’O – Via Trento

«La sola percezione di un’ordinanza di chiusura alle auto ha dissuaso moltissimi a recarsi a Pescara e questo rischia di creare un danno permanente in un periodo fondamentale per le attività economiche come quello dei saldi. Evidentemente il Comune vuole il fallimento della città di Pescara che come tutti sanno vive di commercio. E’ un regalo enorme ai centri commerciali».

Gauro Zulli – Zulli Sport – via Firenze

«Un errore madornale fatto tra l’altro dopo il fallimento del medesimo provvedimento in altre città tra cui Roma. Oggi per le stade del commercio non si vede nessuno malgrado siamo nel pieno dei saldi e il tempo sia favorevole. Un vero disastro».

Sergio Mazzaferro – Casa del Corredo – Piazza Garibaldi

«Non si vede un’anima è sto approfittando delle bella giornata per prendere un po’ d’aria fuori il negozio. È incredibile quello che si riesce a fare per distuggere una città. Così si favorisce la grande distribuzione. E questo dopo cinque giorni di vento fortissimo dai monti verso il mare che ha portato al largo qualsiasi polvere dalle case, dall’aria e dalle strade. Stamo valutando di riunirci per un’azione di risarcimento danni».

Nino Bettini – Capecchi Casa – Corso Vittorio Emanuele

«Nelle giornata più bella e luminosa dell’anno, per di più nel periodo dei saldi, ci ritroviamo con la città desolantemente vuota. Se continua così presto troveremo molti commercianti alla mensa di S. Francesco».