Da quando la legge ha consentito la presenza delle slot nei bar, queste sono state accusate di essere la causa principale della ludopatia.
Con questo termine si indica la dipendenza dal gioco d’azzardo. Male che affligge una parte della popolazione dei giocatori, e che non necessariamente è connesso all’uso delle slot.
Ma la visione di giocatori davanti a videopoker, macchine VLT o AWP è un qualcosa di evidente e facile da condannare. Molto più rispetto a chi si dedica al gioco del lotto, o a chi scommette online in maniera sconsiderata.
Cos’è la ludopatia
La ludopatia è una forma di dipendenza che ha che fare con una modalità di gioco compulsiva. Un’attività gioco continua, senza limiti, con effetti deleteri sulla vita del giocatore e le sue relazioni sociali.
Questa dipendenza dal gioco non ha a che fare solo con le slot machine AAMS nei bar e le VLT, ma con tutte le tipologie di azzardo. Tale precisazione è fondamentale e non prenderne atto porta a vedere solo una parte del problema.
Se ci si limita ad accusare le slot machine AAMS nei bar e le VLT videolottery, si potrebbe non individuare le dipendenza da altre forme di gioco. Modalità che magari vengono praticate in maniera più discreta. Ciò è importante anche in considerazione del fatto che la ludopatia, a differenza di altre dipendenze, può non mostrare segnali di allarme. Questo non vuol dire che sia impossibile da prevedere o da accertare.
I campanelli d’allarme
Non tutti coloro che giocano sono ludopatici. Il gioco se vissuto in maniera sana e consapevole è una forma di divertimento che non comporta rischi e che non va stigmatizzata.
Ecco alcuni segnali a cui prestare attenzione, relativi ai comportamenti del giocatore, che possono fungere da campanelli d’allarme:
• È irrequieto o irritabile se non gioca
• Compromette le proprie relazioni personali
• Manifesta problemi sul lavoro o nello studio
• Tende a nascondere il reale volume delle sua giocate
• Non ha il controllo sul proprio budget, tende a giocare tutto ciò che ha per recuperare le perdite
• Utilizza anche soldi non suoi o destinati ad altri scopi
Riconoscere il problema
Il primo passo nella risoluzione di un problema di dipendenza è la consapevolezza di averlo. Questa può sembrare un’ovvietà, ma come per altre dipendenze, anche la ludopatia è difficile da ammettere.
Molti giocatori non riconoscono neanche con se stessi di avere un problema. I siti di casinò online legali in Italia propongono ai giocatori strumenti di autovalutazione della propria modalità di gioco. Si tratta di test che possono suggerire la presenza di un problema. Ma è probabile che chi passa la giornata a giocare alle slot machine AAMS nei bar e le VLT videolottery tenda a minimizzare a non vedere la propria dipendenza.
Spesso ci si rende conto di avere un problema solo quando si è andati troppo oltre, mandando a rotoli la propria vita di relazioni e le proprie finanze. Accanto al lavoro personale nel prenderne atto, il contributo dei propri cari può essere fondamentale nella fase di individuazione di una dipendenza.
Le strade da percorrere
La ludopatia è una vera e propria dipendenza e come tale va curata, non ci si può nominare esperti o psicologi e improvvisare. I giocatori che hanno questa dipendenza hanno bisogno di programmi di recupero personalizzati. L’aiuto di un professionista è fondamentale, a questo si può affiancare il supporto di un gruppo di sostegno.
Il giocatore non è un isola, ed è fondamentale creare un ambiente di relazioni che lo aiutino ad avviare un cambiamento nello stile di vita.
Alcune azioni possono essere di aiuto i tutti i percorsi:
• Affidare inizialmente ad altri la gestione delle proprie finanze
• Eliminare le fonti di denaro utilizzabili
• Sostituire l’abitudine al gioco con altre abitudini
• Riorganizzare le proprie giornate in modo da eliminare il tempo libero
• Evitare noia e solitudine rinsaldando legami sociali o cominciando nuove attività
• Eliminare tutte le possibilità di gioco, ad es. autoescludersi dal gioco online, evitare di avvicinarsi alle slot machine AAMS nei bar e VLT videolottery
• Imparare a gestire l’improvviso desiderio di azzardo sostituendolo quell’impulso con un’altra attività
