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Saghe cinematografiche, la serialità al cinema

Negli anni in cui l’intrattenimento vede nelle serie tv la sua espressione di maggior successo, non si può fare a meno di interrogarsi su quali siano gli aspetti che lavorano a favore dello spopolare delle serie. Non è un successo esclusivo degli ultimi anni, certo: è inevitabile pensare a pionieri come Happy Days o Mork e Mindy, prodotti figli degli anni ’70 e che hanno definito il concetto di telefilm, o al periodo di enorme successo delle serie degli anni ’90. L’aspetto comune di tutte le serie tv, passate o attuali, è ovviamente la serialità. L’appuntamento a cadenza predefinita con una nuova storia dei propri eroi è un richiamo irresistibile per gli appassionati, che trovano ogni volta un senso di familiarità nella ricorrenza di personaggi o luoghi. Il peso della serialità nel successo di un prodotto si coglie soprattutto considerandola al di fuori delle serie televisive: infatti, il concetto non è estraneo al mondo del cinema, il quale ha saputo sfruttarlo dando vita a saghe che hanno coinvolto per anni appassionati di diverse generazioni.
Considerando proprio le generazioni appassionate a una saga, non si può fare a meno di partire da Star Wars. Attualmente la saga è composta da 11 film, divisi in due film antologici e tre trilogie (classica: 1977, 1980, 1983; prequel: 1999, 2002, 2005; sequel: 2015, 2017, 2019), oltre a dipanarsi in numerosissimi altri media fra serie tv, libri, fumetti e videogiochi. Limitandosi alla saga cinematografica, tuttavia, è evidente come la narrazione di un’unica storia attraverso più film sia stata in grado di far breccia nel pubblico, facendo nascere una platea di appassionati che ancora oggi guardano affascinati a ogni progetto che riguardi il franchise, generando anche forti scontri sul valore delle ultime produzioni; ciononostante, la saga è considerata una fra le migliori della storia del cinema. Riesce invece a mettere tutti d’accordo la saga de Il Signore degli Anelli, l’adattamento del capolavoro fantasy di J. R. R. Tolkien portato al cinema da Peter Jackson in tre film nel 2001, 2002 e 2003. Pur presentando alcune licenze rispetto al contenuto del libro, i lettori sono stati fra i più convinti sostenitori della trasposizione sul grande schermo della saga. Più di recente Jackson ha trasposto, in una nuova trilogia fra il 2012 e il 2014, un altro lavoro di Tolkien, Lo Hobbit: data la ricorrenza di personaggi e luoghi, in molti considerano la doppia trilogia come una sorta di unica saga sulla Terra di Mezzo, in grado di appassionare anche i non lettori al mondo fantasy creato dallo scrittore britannico.
Una delle saghe di maggior fortuna è sicuramente quella che vede protagonista James Bond. Diversi attori hanno indossato al cinema i panni dell’agente segreto nato dalla penna di Ian Fleming: Roger Moore è stato Bond in 7 pellicole, seguito da Sean Connery in 6, Pierce Brosnan in 4 film fra il 1995 e il 2002, Timothy Dalton in Zona Pericolo e Vendetta Privata, e George Lazenby in Al servizio segreto di Sua Maestà. Da ultimo, Bond è interpretato da Daniel Craig che, nel 2006, riavvia la saga con Casino Royale: l’interpretazione di un Bond alle prime armi come spia e affascinante giocatore ha fruttato a Craig la conferma per altre 4 pellicole. Un’altra saga che dai libri ha fatto il salto verso il grande schermo è quella di Harry Potter, insieme allo spin-off Animali Fantastici. Come noto la saga segue le avventure di un mago adolescente, frutto della penna della scrittrice britannica J. K. Rowling, ed è narrata attraverso 8 film. Per quanto questi seguano un percorso che progressivamente li porta a staccarsi in più punti dalla trama dei libri, suscitando in tal modo le critiche dei lettori più appassionati, è comunque un dato di fatto che la saga, uscita al cinema fra il 2001 e il 2011, sia stata una dei fenomeni cinematografici più rilevanti degli ultimi anni, richiamando nelle sale tantissimi appassionati desiderosi di assistere alle ultime imprese del protagonista. Anche se criticata, la saga gode di ottima salute presso il suo pubblico: nonostante le avventure “principali” si siano ormai esaurite nel 2011, il successivo spin off ha rinverdito il successo del franchise. Basato su alcuni fatti narrati nella storia principale, per ora Animali Fantastici conta due film, usciti nel 2016 e nel 2018, e un terzo in produzione, le cui riprese dovrebbero iniziare a breve.
Nelle saghe cinematografiche, intese come opere pensate per essere narrate nell’arco di più film, l’apporto della serialità è il medesimo percepibile nelle serie tv: un senso di ritorno per lo spettatore che può calarsi, ancora una volta, nel mondo che lo appassiona.