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Grande Pescara, Confindustria: «Impossibile attendere oltre»

«Nuova Pescara come fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore costituisce non solo una necessaria conseguenza della volontà popolare già espressa con il referendum di maggio 2014, ma soprattutto una imprescindibile razionalizzazione burocratica, amministrativa e politica che permetterebbe di risparmiare e di efficientare il nostro territorio, come premessa di una più vasta area metropolitana Chieti-Pescara, a beneficio di cittadini e imprese».

Non usa mezzi termini il presidente di Confindustria Chieti-Pescara Gennaro Zecca, nel ribadire l’importanza strategica ed economica di una fusione dei Comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano e nel sottolineare i temporeggiamenti del Comune di Pescara e della Regione: «Una mancata azione politica che sta comportando grave ritardo nella concretizzazione della Nuova Pescara».

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Lucida l’analisi di Zecca nell’elencare i potenziali benefici per la città di Pescara: la densità abitativa è altissima, 3.626 abitanti per chilometro quadrato, una delle più alte d’Italia, e, avendo limitate possibilità di sviluppo urbanistico, si diffonde nei comuni limitrofi. L’area metropolitana Pescara-Chieti conta una popolazione di 392.922 abitanti distribuita su una superficie di 645 Kmq, mentre il resto dell’Abruzzo segna 938.652 residenti su una superficie di 10.150 kmq. Di fatto, l’area metropolitana, appena un ventesimo del territorio, raccoglie un terzo della popolazione. La densità abitativa, pari a 609 abitanti per Kmq, è sei volte e mezzo superiore a quella del resto d’Abruzzo (92 abitanti per kmq). Tra i comuni abruzzesi con più di 15.000 abitanti, tra i dieci maggiori incrementi del 2014 si sono peraltro registrati proprio i Comuni di Montesilvano e Spoltore.

Queste le parole che aggiunge il numero degli industriali:

«Grave in termini democratici ma anche in termini economici se si considera che l’unione dei tre Comuni, se deliberata con legge regionale, porterà nei prossimi anni miliardi di euro di finanziamenti dello Stato e della Regione, nonché la possibilità di derogare al Patto di Stabilità, alleggerendo cittadini e imprese vessati a causa della pesante situazione dei bilanci comunali da amministrazioni che cercano in ogni modo di fare tornare i conti utilizzando per lo più la leva fiscale. È quindi imprescindibile una riorganizzazione del territorio per superare le criticità logistiche, culturali nonché gli impasse economico-sociali di questi territori dove si esprimono fortissime potenzialità di sviluppo per l’intera Regione. Confindustria Chieti Pescara, in risposta alla proposta di Cna rivolta al presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci affinché venga convocato il Forum dell’Economia e dello Sviluppo, si dichiara sin d’ora disponibile ad intervenire in rappresentanza delle imprese aderenti al sistema per definire azioni comuni che portino alla rapida attuazione del nuovo soggetto amministrativo».