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Crisi e sociale, un terzo degli abruzzesi è a rischio povertà

Un terzo degli abruzzesi è a rischio povertà. A sottolinearlo sono le associazioni promotrici della rete regionale per l’Alleanza contro la Povertà in un incontro avvenuto questa mattina al quale ha partecipato anche l’assessore regionale Marinella Sclocco.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat, sottolinea Agnese Ranghelli, vicepresidente Acli Abruzzo, l’Abruzzo e la Sardegna dal 2013 a oggi hanno avuto un aumento significativo della povertà. Sul fronte delle pensioni nella nostra regione oltre il 50 per cento non supera i 500 euro e oltre il 75 per cento non supera i 1000 euro. Le donne sono le più penalizzate.

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Incrementa anche il numero di ricorsi alla cassa integrazione straordinaria. Le domande per il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione sono invece passate da 35mila a 43.189. Inoltre, dal 2008 a oggi, le persone assistite dal Banco alimentare sono passate da 29mila a oltre 38mila.

Antonello Salvatore, responsabile dell’associazione On the road, che gestisce il Centro Polifunzionale Train de Vie di Pescara per persone senza fissa dimora, evidenzia come ogni anno si registra tra gli utenti un aumento del 15-20 per cento di italiani.

Alla Regione viene chiesto di dotarsi di strumenti per accompagnare l’azione del Governo nazionale, che per la prima volta ha avviato un intervento organico e strutturale per contrastare la povertà.

Le associazioni chiedono al governo regionale anche di anticipare la redazione e la sottoscrizione del Patto per l’inclusione e la solidarietà sociale; concordare e definire un Piano regionale contro la povertà; prevedere un sostegno economico destinato alle famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta; reperire risorse per finanziare programmi di intervento in favore delle famiglie povere.