[Economia]

Conto corrente o conto deposito: differenze e come scegliere

Questo è senza dubbio uno dei dilemmi più grandi dinanzi al quale si può ritrovare un risparmiatore: conviene aprire un conto corrente o un conto deposito? Si tratta della classica domanda da un milione di dollari ed è necessario rispondere in maniera accurata per chiarire le idee di chi se la pone.

Quando si parla di gestione del denaro e dei risparmi si deve sempre prestare attenzione agli strumenti che si scelgono. Consigliamo, quindi, di partire dall’analisi delle differenze tra conto corrente e conto deposito.

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Sebbene si possa pensare che si tratti della stessa cosa non è così. Sono due tipologie di conti molto diverse tra loro ed è necessario partire proprio dalle differenze per facilitare la scelta.

Le differenze principali si trovano in alcune caratteristiche ben specifiche come ad esempio gli interessi, ma anche le finalità dei conti.

Il conto corrente permette a chi lo apre di avere a propria disposizione dei servizi come carte di credito e bonifici ma gli interessi ottenibili sono trascurabili. Il conto deposito, invece, funge da salvadanaio e permette di ottenere degli interessi che possono arrivare all’1%. In questo secondo caso, però, si hanno meno servizi a propria disposizione.

Due conti differenti pensati anche per esigenze diverse. Come scegliere quello che fa al caso proprio? In base a quelle che sono le esigenze che si hanno.

Se si desidera avere uno strumento pratico per movimentare il denaro, per effettuare la domiciliazione delle utente, per l’accredito dello stipendio, per avere delle carte di credito o di debito o anche un carnet di assegni si dovrebbe scegliere un conto corrente.

Se, invece, si ha un occhio di riguardo per i possibili interessi lo strumento a cui guardare è il conto deposito. Come scegliere? Una utile comparazione di Affari Miei è lo strumento ideale per individuare il miglior conto deposito in base alle proprie esigenze.

Esistono, infatti, diverse soluzioni tra le quali è possibile individuare quella giusta. Ci sono diverse tipologie di vincolo da 6 a 60 mesi, ma esistono anche conti deposito senza vincolo. Per questo motivo è sempre utile comparare le varie alternative in base a ciò che si desidera ottenere.

Ricordiamo che, a differenza del conto corrente, il conto deposito permette una operatività limitata. Questo significa che sono esclusi i bonifici, ad esempio, ma si possono solo versare e prelevare le somme. Nella maggior parte dei casi i conti deposito sono appoggiati a un conto corrente tramite cui effettuare proprio queste azioni permesse.

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