[Economia]

4 consigli per progettare un logo

Qualche utile suggerimento per affrontare la non facile sfida della creazione di un proprio logo.

Avete appena acquistato una tavoletta grafica, oppure volete allenarvi con la creazione di un logo? Dovete sapere che questo elemento è centrale nel mondo del graphic design e della comunicazione visiva. Infatti, un brand viene riconosciuto anche e soprattutto grazie a questo, ecco perché è fondamentale che ogni giovane studente o professionista riesca a realizzarne uno di qualità.

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La realtà, però, può essere complicata, considerando che l’aspetto tecnico potrebbe risultare molto complicato, perché richiede competenze specifiche ed esperienza. Quante volte vi è capitato di guardare il logo di un’azienda e di pensare “non si capisce proprio bene”. Ecco, questo non deve mai accadere, perché è indice di una scarsa funzionalità, proprio perché ci si dimentica di applicare le regole e le tecniche specifiche.

Come ogni buon professionista sa, il risultato finale non deve soddisfare solo in una direzione. Il logo creato dovrà far brillare gli occhi sia al committente e sia al graphic designer che l’ha realizzato. In questo articolo vi daremo i suggerimenti per attività basilari che spesso e volentieri vengono dimenticate e che non permettono la realizzazione di qualcosa di memorabile. Ma bando alle ciance e iniziamo subito: seguiteci con la lettura più in basso.

#1 Evita le mode

Viviamo nell’era digitale, e le mode sono all’ordine del giorno, spinte soprattutto dai Social Network. Ma i principali trend, sebbene siano importanti e quindi da tenere in conto, non servono sempre nell’ambito pubblicitario. Trasmettere il messaggio giusto significa scegliere i canali migliori, adoperando ragionevolmente canoni contemporanei. L’obiettivo è raggiungere più persone possibile, è vero, ma un logo progettato a regola d’arte è senza tempo.

Se realizzate un progetto seguendo il trend del graphic design, dopo pochi anni (se non addirittura mesi) perderà di efficacia. Insomma, un vero e proprio fallimento, soprattutto se si considera che questa parte della brand identity deve durare decenni!

#2 Chiedi tutto

Il processo creativo di un graphic designer è fondamentale, intendiamoci, ma non è tutto.
Uno degli aspetti ancora più importanti all’interno di una collaborazione è lo scambio di domande e risposte, per evitare fraintendimenti futuri. Questo è uno dei motivi per cui è difficile dare un preventivo reale subito: ci sono sempre troppe variabili da tenere in conto.
Innanzitutto, è bene capire a quale tipo di progetto ci dobbiamo riferire, qual è la missione del brand, quali sono gli obiettivi prefissati.

#3 Realizza le bozze

Grazie al digitale possiamo vantare numerose soluzioni pratiche per poter organizzare il lavoro preliminare e organizzare le bozze dei loghi. Dalla carta alle tavolette grafiche, e tanto, tantissimo altro, che è facile trovare su Internet attraverso siti come https://nafura.it.
In ogni caso, la fase di realizzazione delle bozze è fondamentale, e specificatamente deve essere eseguita a mano.

Ogni logo di qualità, memorabile e funzionale parte sempre da grandi idee, anche se spesso e volentieri la prima versione non è poi il massimo. Bisogna essere curiosi e sperimentare forme, colori, sfumature un po’ out of the box, soprattutto se si lavora con startup o altri clienti che si muovono nel campo dell’innovazione.

In più, se si è a corto di idee per le prime bozze, sarà utile effettuare una piccola fase di brainstorming individuale e collettivo. Banalmente, anche sentire il parere di un parente o di un amico potrebbe cambiare le carte in tavola e farvi trovare la forma perfetta.

#4 Bianco e nero

Con tutte le palette, i colori, le sfumature che possiamo ottenere oggi con un semplice clic sembra assurdo dire che è invece meglio preferire il bianco è nero, vero? Ebbene, il nostro quarto suggerimento allora va un po’ controtendenza, perché l’aggiunta di dettagli del genere potrebbe minare la creatività. Invece, è sempre meglio focalizzarsi sull’idea, sull’immagine che si ha in mente e quindi sul pensiero dietro al logo che volete sviluppare.
Solo quando troverete la forma perfetta sarà arrivato il momento di utilizzare i colori più adatti, provando anche varie combinazioni.

Ecco, infatti, un altro punto spesso e volentieri sottovalutato: la fase di progettazione, che volendo può anche essere inserita all’interno del documento che presenterete al cliente finale. Questo potrà essere utile per far concentrare la sua mente sulla vostra idea, senza farla navigare altrove, facendo nascere domande come: “questa tonalità però non mi piace”.
Insomma, bisogna giocare d’astuzia e di anticipo, ma questo, se desiderate creare un logo efficace e memorabile, lo saprete già.

PescaraPost

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