Micol Olivieri:«Ho voluto farmi un tatuaggio nella vostra città per ricordarmi di Pescara»

Micol Olivieri, giovane e bellissima attrice di talento, principalmente nota per il ruolo di Alice Cudicini nella fortunata serie “I Cesaroni” di Canale 5, si racconta ai microfoni di PescaraPost.

Micol, viene spesso a Pescara per lavoro, che progetto sta seguendo attualmente?

«Stiamo portando avanti un progetto con il mio amico produttore Stefano Francioni che produce questo spettacolo teatrale intitolato “Ti racconto una storia“, che portiamo principalmente nelle scuole e comprende una fascia di bambini che va dai 4/5 anni fino all’ultimo anno delle elementari. Abbiamo avuto degli ottimi riscontri, il progetto segue un po’ il programma didattico dei bambini, cioè la differenza tra fiabe e favole. In questo racconto interpreto un’apprendista maga che combina un po’ di pasticci e mischia le fiabe con le favole e alla fine c’è una parte in cui i bimbi interagiscono con noi, ripetiamo la differenza tra fiabe e favole, li facciamo salire sul palco, facciamo interpretare loro a mo’ di gioco i vari personaggi che ci sono nello spettacolo, quindi le principesse, le fatine per le bambine, mentre per i maschietti il lupo, il principe, Peter Pan ed essi si divertono molto».

Si trova bene nella nostra città, cosa le piace di Pescara?

«Sì, mi trovo benissimo e devo dire che è una delle poche città oltre Roma, in cui vivrei. È molto carina, molto curata, è piccolina quindi si gira molto bene, poi comunque essendo venuta qui varie volte per lavoro ho imparato anche a conoscerla bene, adesso me la giro tranquillamente ed anche per mia figlia è una città perfetta perché è a misura d’uomo».

Parliamo dei Cesaroni. Quali sono gli attori con cui ha legato di più in quel periodo?

«Con i ragazzi ovviamente in particolare, perché essendo coetanei siamo anche cresciuti insieme e poi devo dire con tutti, non ho mai avuto problemi con nessun attore. Era veramente una seconda famiglia».

È diventata mamma da poco. Come concilia il lavoro con l’essere madre?

«I primi tre mesi me li sono presi solo per me e per lei, perché è giusto che sia così. E quando sono venuta a Pescara per dieci giorni ho portato mia madre con me in modo che lei potesse stare con la nonna anche perché è difficile poi fidarsi degli estranei, quindi mia madre aveva la possibilità e l’ho portata con me. Per lunghi periodi non posso assolutamente lasciarla da sola senza mamma».

Quali sono le sue priorità nella vita?

«Ovviamente al primo posto c’è la famiglia. E poi, in seconda analisi naturalmente anche la carriera, perché quando una persona è appagata sia a livello familiare che dal punto di vista lavorativo ha tutto e riesce ad avere anche la felicità, che è fatta anche di soddisfazioni personali che vengono dalla carriera e da una famiglia serena».

Tre aggettivi per descrivere Micol?

«Istintiva, diffidente e generosa».

La sua attrice preferita?

«A livello internazionale direi Meryl Streep, secondo me è un’attrice colossale. A livello nazionale invece, abbiamo delle grandi attrici ma non ne ho proprio una preferita. La Solarino mi piace molto, è molto particolare e forse delle attrici di una volta direi Anna Magnani, una delle migliori attrici italiane che abbiamo avuto».

Un attore italiano o straniero con cui le piacerebbe recitare?

«Mi piacerebbe molto recitare con Sergio Castellitto, mentre a livello internazionale direi Anthony Hopkins, uno dei miei attori americani preferiti».

Se potesse portare con sé tre oggetti, quali portebbe?

«La nanna di mia figlia, la fede, che ho sempre al dito e poi l’elastico per i capelli perché odio i capelli in faccia!»

Progetti futuri?

«Per ora non c’è ancora nulla di concreto in vista, perché giustamente ho avuto un periodo di fermo per la bambina, quindi sto ricominciando adesso a carburare a livello lavorativo, però sicuramente ho intenzione di andare avanti e fare anche progetti di vario tipo come il teatro, che voglio tenere molto in considerazione perché è una grande palestra per noi attori, un grande veicolo di formazione. E poi, ovviamente, sarebbe anche il caso magari di fare il salto nel mondo del cinema che non sarebbe male!».

Che messaggio vuol lasciare ai lettori di PescaraPost?

«Sicuramente ci rivedremo molto presto perché è una città che sento davvero mia e dove mi fa veramente piacere venire perché io sono molto legata a Roma, sono “romanaccia” in tutto e secondo me, ovviamente la mia città è la più bella del mondo…però qui nella vostra città ci siamo fatti un tatuaggio io e mio marito, il “9” che rappresenta il giorno di nascita di mia figlia ed il numero della maglietta di Christian ed io, in particolare, ho voluto farlo qui per ricordarmi di Pescara».