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Luca Argentero a Pescara, tutti i dettagli

Luca Argentero sbarca a Pescara. Il noto attore porterà nella città adriatica lo spettacolo “È questa la vita che sognavo da bambino?”. 

L’appuntamento è per sabato 11 settembre 2021 al Teatro d’Annunzio, sulla riviera sud della città adriatica. 
L’inizio dello spettacolo, che rientra nell’ambito degli appuntamenti della stagione teatrale dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, è fissato per le ore 21:30.

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Per quanto riguarda i prezzi dei biglietti per assistere allo spettacolo, questi i dettagli: 

  • platea 40,25 euro (diritti di prevendita inclusi)
  • gradinata 34,50 euro (diritti di prevendita inclusi)

Passando invece alle modalità di acquisto dei tagliandi, i biglietti sono disponibili sul circuito Ciaotickets (sia nei punti vendita che online, cliccando su QUESTO LINK).
Gli ultimi tagliandi disponibili saranno in vendita prima dello spettacolo, dalle 20, al botteghino del Teatro d’Annunzio.

Di seguito ulteriori dettagli e informazioni sullo spettacolo:

È questa la vita che sognavo da bambino? è prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni; scritto da Gianni Corsi, Luca Argentero ed Edoardo Leo, che ne cura anche la regia; musiche di Davide Cavuti.

Luca Argentero sul palco racconta le storie di grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina. Raccontati sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto.
Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani.
Luisin Malabrocca, “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ‘46, faceva molta simpatia alla gente: riceveva salami, formaggi e olio come regali di solidarietà.
Automaticamente attirò anche l’attenzione di alcuni sponsor, fino a farlo guadagnare di più l’arrivare ultimo che tentare la vittoria. In poco tempo è arrivata anche la popolarità.
In lui le persone hanno riconosciuto l’anti-eroe che è nel cuore di ogni italiano, ma, insieme alla popolarità, sono arrivati nuovi sfidanti in una incredibile corsa a chi arriva ultimo.

Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso; eppure la grande delusione del K2 lo ha spinto ancora più in là a mettersi alla prova in nuove sfide in solitaria, nuove scalate impossibili e infine a viaggiare in tutto il mondo. Tutto ciò per trovare la cosa più importante della vita: se stesso.

Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie. L’insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”. Uno dei più grandi campioni della storia dello sci che ha radunato intorno alle sue gare tutta la nazione, incarnando la rinascita italiana forse illusoria ma sicuramente spensierata degli anni ‘80.
Tre storie completamente diverse l’una dall’altra, tre personaggi accomunati da una sola caratteristica, essere diventati, ognuno a modo proprio, degli eroi.