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Vigili del fuoco, “parità di trattamento con gli altri corpi”: la protesta del Conapo a Roma

Nessun privilegio, ma parità di trattamento con gli altri corpi dello Stato: questo, in estrema sintesi, il pensiero del Conapo dei vigili del fuoco, che ha programmato una protesta a Roma per la giornata di domani, 16 febbraio.
I pompieri del sindacato autonomo (Conapo) saranno infatti presenti a Montecitorio per una manifestazione di protesta per ottenere un trattamento retributivo e pensionistico come quello degli altri corpi di polizia, e per far ciò lo slogan scelto è “Mai più trattati come un corpo di serie B”.

Il sindacato lamenta infatti “trecento euro al mese in meno rispetto alle già sottopagate forze di polizia e nessun riconoscimento dei servizi operativi ai fini pensionistici”.
La protesta coinvolgerà vigili del fuoco provenienti da tutta Italia, i quali si sono dati appuntamento davanti alla sede della Camera dei Deputati, e tra questi ci sarà anche una delegazione proveniente da Pescara.

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A spiegare i dettagli relativi alle ragioni della protesta e a ciò che il sindacato cerca di ottenere con tale manifestazione, è Luigi Conti, segretario del Conapo Abruzzo:

«Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione anche perché non chiediamo nessun privilegio ma solo parità di trattamento con gli altri corpi semplicemente attraverso l’inserimento nel comparto sicurezza dal quale siamo rimasti nel passato esclusi per volere dei sindacati politicizzati oppure attraverso misure legislative di equiparazione retributiva e pensionistica agli stessi corpi del comparto sicurezza. Non c’è nessuna attenzione nemmeno per gli specialisti che vivono una sperequazione ancora più elevata con gli altri corpi e continui tagli.
Una umiliazione che deve essere subito e totalmente sanata in occasione dei decreti di riordino delle carriere che la legge Madia ha previsto entro la fine di questo mese, ecco perché abbiamo urgentemente deciso di gridare il nostro malessere in piazza, chiediamo stanziamenti maggiori anche per noi pompieri.
Ma vi è di più, oltre all’affronto di essere i meno pagati e di non vedere mai stanziati i fondi necessari a risolvere una volta per tutte questa ingiustizia, dobbiamo anche combattere la poca attenzione del ministero dell’Interno e degli altri sindacati che rappresentano anche i normali impiegati pubblici, i quali ogni volta che si riesce a spuntare una qualche risorsa aggiuntiva, seppur insufficiente, che il governo stanzia per i Vigili del Fuoco, pretendono di distribuirla anche a chi non è Vigile del Fuoco, a chi sta dietro una scrivania, così ritardando sempre il processo di equiparazione agli altri corpi».

Il segretario del Conapo lamenta anche il fatto che i vigili del fuoco:

«durante le drammatiche operazioni di soccorso in centro Italia hanno dovuto persino acquistarsi di tasca propria le calzamaglie termiche per difendersi dal gelo e dalla neve in quanto il ministero dell’interno prevede quel tipo di interventi ma non prevede la fornitura di vestiario adatto».

Secondo Conti, e il segretario generale Antonio Brizzi (che ha invitato gli altri sindacati a unirsi alla protesta) inoltre, sarebbero necessarie anche ulteriori assunzioni:

«Aspettiamo da troppo tempo di avere un rilancio autentico dei Vigili del Fuoco e la meritata valorizzazione del personale in divisa che è il vero patrimonio del Corpo nazionale e che grazie solo alla passione e al sacrificio individuale rappresenta una eccellenza del Paese invidiata in tutto il mondo. Servono anche ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale e quelli in servizio hanno un età media troppo elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni. Per questo ci aspettiamo la solidarietà e il sostegno delle Istituzioni, del governo a partire dal premier Gentiloni e dai Ministri Minniti e Madia, delle forze politiche responsabili, dei mezzi di informazione e dei cittadini».