Viadotti A14 sequestrati, il sindaco di Città Sant’Angelo annuncia manifestazione a Roma.
Il primo cittadino della città angolana in provincia di Pescara ha infatti annunciato di voler contattare gli altri sindaci delle zone interessate al fine di organizzare una manifestazione al Ministero dei Trasporti.
Ecco, a tal proposito, le parole di Matteo Perazzetti, sindaco di Città Sant’Angelo:
“Dopo aver appreso il rigetto dell’ennesima istanza di dissequestro dei viadotti autostradali, da parte del GIP, sono estremamente preoccupato per la situazione. Questa attuale condizione inizia a divenire una criticità consolidata. Ad oggi non si ha alcuna idea di quando possa terminare questa problematica. Mi appello a tutte le autorità superiori, e invierò una nota agli altri Sindaci anche per indire una manifestazione a Roma, sotto il Ministero dei Trasporti, con tutti i consigli comunali e consiglieri delle zone interessate, affinché anche il Ministro e tutta la politica nazionale possano rendersi conto, in maniera importante, di questa situazione che non è di semplice disagio per il traffico, ma che sta divenendo una criticità a livello economico per le attività presenti sui territori interessati. Le problematiche, inoltre, si riscontrano anche a livello ambientale. Seppur vero che non si superano i livelli massimi di inquinamento, c’è un concreto aumento dei livelli di PM2,5 PM10. Per questo, non sapendo quando termineranno tutti questi disagi, e andando verso la stagione estiva, si potrebbe generare un grandissimo danno all’indotto turistico a tutta la costa abruzzese, in particolar modo a quella pescarese e basso teramana. Sono estremamente preoccupato, e proprio per questo protocollerò un invito agli altri sindaci di coordinarci, per manifestare a Roma davanti al Ministero dei Trasporti, affinché si possa dare il giusto risalto a questa incresciosa e dannevole situazione. L’auspicio, è che si inizi ad avere una cabina di regia per poter coordinare tutti: Regione, Prefetture, Province e Comuni. La situazione è seria e il danno non è per un paio di comuni, ma per una fetta importante della regione Abruzzo”.