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Terremoto, chiusa scuola a Penne: “scadenti prestazioni calcestruzzo sotto limiti normativa”

Sgomberata una scuola a Penne per alcune criticità strutturali. Questa, in estrema sintesi, la decisione presa dal sindaco della città vestina relativamente all’istituto scolastico “Mario Giardini” in via Caselli, all’interno del quale sono ospitate le classi della scuola elementare e media.

L’ordinanza firmata dal primo cittadino pennese, Mario Semproni, entrerà in vigore lunedì prossimo, 5 settembre, ed è stata emessa a scopo precauzionale in seguito al terremoto che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto scorso, e dopo le note della Protezione Civile e del presidente della giunta regionale.
In queste ultime, infatti, veniva richiamata l’attenzione sulle politiche di prevenzione degli edifici pubblici e delle scuole.

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Per tale motivo, e alla luce anche delle perizie tecniche effettuate, è stato disposto lo sgombero del plesso scolastico.
In base alle perizie, effettuate già negli anni 2010 e 2011, sarebbero emerse, secondo quanto rilevato nella relazione tecnica, “scadenti prestazioni di calcestruzzo al di sotto dei limiti di normativa”.

Alla luce di tali criticità, e del recente sisma, si è quindi optato per lo sgombero della struttura e la ricollocazione delle 18 classi presenti nell’istituto “Mario Giardini”.
Il nuovo dislocamento avverrà in parte nella scuola “Laura Ciulli Paratore” in via Verrotti e nell’istituto “Giuseppe Vanni” in via Caselli.
In quest’ultimo verrà anche spostata la segreteria amministrativa.

Lunedì prossimo, giorno nel quale diventerà esecutiva l’ordinanza del sindaco, è stata convocata anche una riunione operativa alla quale prenderanno parte presidi, personale tecnico e protezione civile.
Lo sgombero e la nuova collocazione delle classi non dovrebbero pertanto provocare slittamenti o ritardi per quanto riguarda l’inizio delle attività scolastiche.