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Spoltore, salvarono uomo da suicidio: encomio per vigile e carabinieri eroi

Encomio solenne per aver salvato la vita di un uomo da un tentativo di suicidio: questo il riconoscimento che il consiglio comunale di Spoltore ha deciso di dare a tre esponenti delle forze dell’ordine (carabinieri e polizia municipale) protagonisti del salvataggio.
Nello specifico si tratta del luogotenente Silvio Tomassini, del comandante Panfilo D’Orazio e dell’appuntato scelto Mario Camerlengo.

I tre sarebbero riusciti a sventare l’estremo gesto tentato da un uomo nello scorso mese di maggio, in seguito a una discussione avuta con la moglie.

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Il riconoscimento per i tre è stato ufficializzato nella giornata di ieri, venerdì 26 ottobre, alla presenza, tra gli altri, del comandante dei carabinieri della Compagnia di Pescara, Antonio Di Mauro, del sindaco Di Lorito, e dei ragazzi delle scuole, e dei tre esponenti delle forze dell’ordine protagonisti del gesto.

Questo il racconto di quanto avvenuto e del relativo salvataggio, in base a quanto spiegato dal Comune di Spoltore:

Secondo il verbale della polizia municipale, letto in sala consiliare dal sindaco Di Lorito, dopo la denuncia della coniuge sono partite contemporaneamente le ricerche della sua autovettura, sia con il personale in strada sia attraverso le telecamere del sistema di videosorveglianza. “Nel transitare sulla Via Saline” racconta D’Orazio “notavo nei pressi di un casolare abbandonato una parte di lamiera metallica nera celata in mezzo alla vegetazione e sotto un albero; sospettando che fosse un autovettura mi avvicinavo percorrendo la strada sterrata che porta al predetto casolare ed individuavo la vettura, ferma e ben nascosta. A scopo precauzionale in quanto in quel momento ero solo, richiedevo l’appoggio operativo del Comandante Tomassini che sapevo essere presso l’abitazione del signore” Arrivati sul posto i Carabinieri Tomassini e Camerlengo, i tre si sono avvicinati alla vettura ritrovando al suo interno l’uomo “in stato confusionale e semicosciente, sotto l’effetto di farmaci tranquillanti da lui ingeriti, con una cinghia tra le gambe e considerata la situazione, senza indugio lo accompagnavamo con l’auto di servizio direttamente presso il pronto soccorso di Pescara”. Il personale medico ha trovato sul paziente segni sul collo provocati da corda, laccio e cinghia nel tentativo di togliersi la vita. Successivamente, sono state ritrovate nella sua auto lettere indirizzate ai familiari, dove spiegava il gesto estremo che avrebbe commesso da li a poco: aveva infatti collegato un tubo allo scarico dei fumi del motore all’abitacolo, risultando evidente che sotto l’effetto dei tranquillanti aveva maturato la convinzione per un nuovo tentativo di suicidio.

Queste le parole del sindaco di Spoltore, Di Lorito:

“Non ho preparato un discorso per questa occasione, ma voglio approfittare dell’occasione per ribadire la straordinaria collaborazione che ho avuto in questi anni, da sindaco e autorità del territorio, con le persone che adesso andiamo a premiare. Avere queste istituzioni e queste persone al nostro fianco è una garanzia e una sicurezza per tutti i cittadini”.

Il comandante dei carabinieri della Compagnia di Pescara ha svelato che:

“A sedici anni, quando sono entrato nella scuola militare, pensavo che il mio compito sarebbe stato quello di arrestare i delinquenti. Invece è molto di più di questo, ci occupiamo di tantissimi problemi sociali”.

Queste le parole del luogotenente Silvio Tomassini:

“Voi ringraziate me, ma io ringrazio voi” ha detto Tomassini “perché mi date l’opportunità di migliorarmi. Non so dirvi se sono riuscito a fare tutto e bene, ci ho messo tanto amore, il carabiniere deve essere amico della gente e saper ascoltare con umiltà e pazienza”.

Questo invece il commento del comandante D’Orazio:

“Il sindaco ha voluto dare questo riconoscimento per un episodio particolare, ma la nostra è una collaborazione che interessa anche molti altri aspetti. Attraverso il gioco di squadra, vinciamo tutte le difficoltà: ci sentiamo più volte al giorno, dalla mattina presto a volte arriviamo fino a notte, ci portiamo il lavoro a casa, per questo voglio ringraziare anche la mia famiglia” ha concluso con la voce rotta dall’emozione. “Ho voluto che partecipassero oggi perché grazie a loro ho potuto fare questo percorso e soffrono quotidianamente le tensioni del mio lavoro”.