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Maxi sequestro di beni per 16 milioni di euro a imprenditore: operazione della guardia di finanza

Beni per circa 16 milioni di euro sequestrati a un imprenditore abruzzese dalla guardia di finanza.
Nella giornata di oggi le fiamme gialle hanno infatti eseguito la misura di prevenzione patrimoniale finalizzata alla confisca dei beni disposta dal Tribunale di Chieti su proposta della Procura della Repubblica di Chieti che aveva condiviso le ipotesi investigative della Guardia di Finanza di Pescara sulla presunta provenienza illecita delle cospicue ricchezze accumulate dall’imprenditore nel corso del decennio 2005-2015.

Protagonista della vicenda, un imprenditore di Montesilvano, già arrestato in passato dalle fiamme gialle.
Le indagini sono state condotte dai finanzieri dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Pescara e di Chieti.

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Le fiamme gialle hanno ispezionato i flussi finanziari e gli investimenti operati, ricostruendo, nei riguardi dell’imprenditore del Pescarese, la disponibilità di beni mobili, immobili e di società intestate fittiziamente a familiari o a terze persone.
Stando a quanto emerso nelle indagini sul patrimonio accumulato dall’imprenditore, quest’ultimo avrebbe reinvestito i profitti in quote societarie, attività commerciali o immobili, che sono state oggetto del sequestro odierno.

Gli investigatori hanno analizzato i redditi dichiarati dall’uomo e dai suoi familiari tra il 2005 e il 2015 e da questi ultimi sarebbe emerso il percepimento e la dichiarazione di redditi erogati da diverse società.
I finanzieri avrebbero però appurato, analizzando flussi finanziari e architetture societarie, che le aziende che erogavano i proventi fossero detenute direttamente o indirettamente dall’imprenditore. Le stesse aziende, sempre stando a quanto emerso, avrebbero evaso costantemente l’obbligazione tributaria con lo Stato attraverso false fatturazioni e indebite compensazioni con crediti Iva fittizi.
Nell’operazione odierna la guardi di finanza ha eseguito il sequestro finalizzato alla confisca di:

  • 17 immobili a Montesilvano, tra cui 3 ville con piscina e palestra, oltre a uffici e sedi amministrative di diverse società;
  • 18 partecipazioni societari;
  • 14 complessi aziendali tra Abruzzo, Marche e Lazio, e all’estero;
  • 17 rapporti bancari, intestati all’imprenditore, a suoi familiarie ad alcune società.

La gestione dell’ingente patrimonio in questione è stata affidata a un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Chieti.

Come specificato dalla guardia di finanza,

“La misura di prevenzione patrimoniale eseguita quest’oggi è la più rilevante per valore in Abruzzo in applicazione del codice antimafia, e conferma, ancora una volta, la concreta azione della magistratura e della Guardia di Finanza nell’aggressione, mediante eliminazione dal circuito economico, dei patrimoni illecitamente accumulati da soggetti che vivono abitualmente dei proventi di attività delittuose, in ossequio al principio generale secondo cui nessuno deve poter impunemente godere del frutto di una propria condotta illecita, tanto più se ripetuta e sistematica”.

foto di repertorio