Sequestri sui viadotti della A14 con riduzioni di carreggiata (guarda foto e dettagli QUI), limitazioni al traffico e disagi per i viaggiatori: la richiesta di CNA-Fita Abruzzo.
La confederazione ha infatti richiesto una riduzione dei pedaggi.
E, a spiegare i motivi di tale richiesta, è stato il presidente di Cna-Fita Abruzzo, Gianluca Carota:
«la situazione sull’arteria sta diventando giorno dopo giorno sempre più drammatica, con l’aggiunta di nuovi divieti, limitazioni del traffico e interruzioni, che contribuiscono a creare disagi e preoccupazioni nell’opinione pubblica. Non saremo certo noi a sottovalutare problemi di sicurezza delle persone e dei mezzi, ma la situazione ora si sta facendo davvero insostenibile, ed è per questo che facciamo appello a tutti i soggetti coinvolti affinché, con senso di responsabilità, agiscano ciascuno per le proprie competenze, per risolvere questi problemi».
La nota diffusa dalla confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa oggi, lunedì 9 dicembre, prosegue poi con ulteriori dettagli sulla richiesta effettuata ad Autostrade, sulla situazione attuale, e sui possibili scenari futuri:
Un appello che, come detto, si trasforma intanto in una richiesta precisa al gestore, Autostrade per l’Italia, cui la CNA-Fita abruzzese chiede di attivarsi per una riduzione consistente dei pedaggi, in considerazione dei gravi disagi che subiscono tutti coloro che oggi transitano sull’A14 nel tratto interessato dai sequestri preventivi decisi dal GIP del Tribunale di Avellino. Un problema, questo, che comporta riduzioni di carreggiata in diversi punti, con ben otto viadotti sequestrati per verifiche sulle barriere in new jersey; sequestri che ora fanno il paio con altre emergenze: come quella che potrebbe annunciarsi per il viadotto Cerrano, sulla cui eventuale chiusura ai mezzi pesanti per motivi di sicurezza, con conseguente interruzione dell’intero tratto compreso tra Città Sant’Angelo ed Atri-Pineto, si deciderà nei prossimi giorni; o la chiusura totale, già in atto, del casello di Roseto. Situazione, quest’ultima, che oltre agli ordinari disagi per mancato transito, carico e scarico merci, comporterà disagi seri agli autotrasportatori, soprattutto perché in caso di neve non potranno accedere all’autoporto di Roseto, individuato dal piano neve 2020 come luogo di stallo per i mezzi pesanti.