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Saldi estivi 2018 in Abruzzo: ecco la data di inizio

Tutto pronto per l’inizio dei saldi estivi 2018 in Italia e quindi anche in Abruzzo.
Con l’inizio del mese di luglio, come ormai tradizione, parte anche la stagione delle vendite promozionali con articoli in saldo e a prezzi ribassati.

La data di inizio dei saldi per la stagione estiva 2018 è stata fissata per il giorno di sabato 7 luglio prossimo.
E, alla luce dell’importante appuntamento, la Confcommercio nazionale ha colto l’occasione per illustrare alcuni principi di base che regolano i saldi e la loro applicazione negli esercizi commerciali.

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Ecco alcune informazioni utili:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
  5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Queste invece le parole del Presidente Provinciale di Federazione Moda Italia Confcommercio Pescara, Enzo D’Ottaviantonio:

“Ci aspettiamo una buona partenza dei saldi anche approfittando della Notte dei Saldi e dell’evento del 14 luglio, la Notte dell’Adriatico, che porteranno gente a Pescara. Ci auguriamo un aumento dei nostri fatturati dopo una primavera capricciosa al di sotto delle attese. Confidiamo anche che i consumatori sappiano scegliere la qualità e il servizio dei commercianti tradizionali, fronteggiando l’invasione delle catene low cost sempre più presenti anche nel centro di Pescara e non solo nei Centri Commerciali. Favorire il commercio locale significa dare forza al tessuto imprenditoriale locale e dare un futuro ai nostri figli, visto che le risorse rimangono in città anziché uscire dal circuito locale. Mi preme sottolineare che i piccoli negozi rendono distinguibile una città dall’altra e la caratterizzano, sono autentici baluardi contro il degrado e l’insicurezza dei centri cittadini. Laddove il piccolo commercio di vicinato è morto le città sono divenute più buie, più brutte ed insicure.”