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Rapina banca Elice, padre e figlia gli autori

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Pescara hanno arrestato ieri, mercoledì 27 dicembre, gli autori della rapina messa a segno lo scorso 31 agosto nella filiale di Elice della banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo.

In manette, in base a un’ordinanza di custodia cautelare detentiva emessa dal Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale di Pescara, Bongrazio, su richiesta del sostituto procuratore Rosalba Di Stefano, sono finiti padre e figlia: A.T., panettiere 53enne di Città Sant’Angelo e R.T., 32enne di Cappelle sul Tavo. Entrambi erano già noti alle forze dell’ordine.

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In base alle indagini dei militari dell’Arma, è risultato come il padre abbia ideato ed eseguito la rapina mentre la figlia è stata complice.

L’attività investigativa è stata avviata subito dopo il colpo in banca quando il 53enne si introdusse con il volto travisato con una calza in nylon, cappello con visiera e occhiali e sotto la minaccia di una pistola si fece consegnare dagli addetti dell’istituto bancario la somma di 25mila euro.

La figlia invece lo aspettava all’esterno a bordo di un’automobile, una Renault Kangoo bianca, veicolo che, grazie alla visione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza, si è notato come fosse passato sia prima che dopo il colpo nei pressi della banca.

Nella concitazione della fuga il rapinatore perse il berretto con la scritta “Raffo”. Questo dettaglio, unito alla fisionomia dell’uomo ha permesso ai carabinieri di restringere il numero dei sospettati sui quali indirizzare le indagini e tra questi c’era il 53enne angolano.
L’ultimo tassello sono state i risultati degli esami di laboratorio eseguiti  dai carabinieri del Ris (reparto investigazioni scientifiche) di Roma sul cappello perso durante la fuga, dal quale è scaturito riscontro positivo per il Dna degli arrestati.

Il padre è stato ristretto nel carcere di San Donato mentre la figlia è agli arresti domiciliari. Per entrambi l’accusa è di rapina aggravata in concorso.