Search

Pianella, tossicodipendente aggredisce carabinieri e distrugge ambulanza

Resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento sono le accuse con le quali è stato denunciato in stato di libertà un giovane a Pianella.
L’episodio è avvenuto nella notte appena trascorsa, tra venerdì 4 e sabato 5 settembre. Protagonista della vicenda, un uomo di 29 anni di Pianella.

Il giovane, tossicodipendente, secondo quanto riferito dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile giunti sul posto, con ogni probabilità in crisi d’astinenza, avrebbe dato in escandescenze a tal punto da costringere i familiari a chiamare il 118.

Inserisci il tuo codice AdSense qui

I sanitari accorsi sarebbero stati però a loro volta costretti a chiedere l’intervento dei militari, data la furia incontrollabile del 29enne.
Gli stessi carabinieri, con non poche difficoltà, sarebbero riusciti a rendere inoffensivo il giovane, il quale avrebbe anche aggredito fisicamente uno dei carabinieri presenti.

Il 29enne avrebbe inoltre scatenato la sua furia contro l’ambulanza e all’interno dell’abitazione, causando in entrambi i casi danni ingenti.
Il giovane è stato poi trasportato al pronto soccorso di Pescara e poi ricoverato nel reparto di Psichiatria.

Il carabiniere ferito durante l’aggressione da parte del 29enne avrebbe invece riportato una distorsione e una contusione agli arti superiori, con 10 giorni di prognosi.
Sull’episodio è intervenuto anche il capitano Claudio Scarponi, comandante della Compagnia dei carabinieri di Pescara:

«L’episodio della notte testimonia purtroppo per l’ennesima volta la difficoltà e la complessità della gestione di situazioni operative in cui personale delle forze di polizia si trova ad operare avendo di fronte soggetti affetti da disturbi mentali o come frequentemente accade, persone totalmente alterate per l’abuso di alcool e/o droga. L’uso necessariamente minimo della forza comporta il rischio assai frequente per gli operanti di riportare loro stessi lesioni, pur di tutelare l’incolumità fisica dell’altro, dato che lo stato psicofisico alterato potrebbe esasperare, in situazione di forte stress, patologie mediche magari gravi e sconosciute agli operatori, con conseguenze talvolta drammatiche, come accaduto anche recentemente».