Azzerare gli attuali vertici dell’Arta (agenzia regionale tutela ambientale) e voltare pagina con un concorso europeo per la scelta dei dirigenti.
È quanto chiedono Wwf e Legambiente che ricordano come l’Arta deve garantire i cittadini e per questa ragione non può essere affidata alla politica.
Le associazioni ambientaliste sottolineano come sia venuto meno la fiducia dei cittadini nei confronti delle analisi dell’Arta riguardanti l’incendio di rifiuti di fine giugno in località Contrada Sant’Antonio di Chieti, e le polemiche connesse all’inquinamento, in particolare a Pescara e
Francavilla al Mare, delle acque da balneazione nelle ultime settimane dell’estate scorsa. Per Wwf e Legambiente «la reputazione come ente tecnico di controllo (dell’Arta, ndr) è fortemente minata dalla sua gestione “politica”».
Le associazioni ambientaliste giudicano anche anomala e difficilmente comprensibile l’azione disciplinare portata avanti dalla direzione dell’Arta nei confronti di un proprio funzionario accusato di violazione del codice etico per aver “rivelato” un dato più che evidente e che peraltro dovrebbe essere pubblico per legge: il cattivo funzionamento di un depuratore.
Tra i fattori che avrebbero minato la fiducia dei cittadini verso l’Arta ci sarebbe anche la derivazione politica del direttore generale senza che venissero prese in esame le competenze specifiche nel settore.
La legge istitutiva dell’Azienda, L.R. 29 luglio 1998 n. 64, prevede (art. 10, comma 3): “Il Direttore generale è nominato dalla Giunta regionale previa pubblicazione del relativo avviso pubblico sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo e sul sito web istituzionale della Regione preceduta da una valutazione comparativa tra i curricula dei candidati adeguata motivazione sui criteri e sulle ragioni della scelta operata”.
Wwf e Legambiente ricordano invece come la scelta, «sino a oggi, sia sempre stata operata con criteri e motivazioni politiche e non tecniche, e quindi con una sostanziale presa in giro nei confronti di quei candidati ignari che hanno con speranza inviato il proprio curriculum».
Wwf e Legambiente chiedono alla Regione e al consiglio regionale e a tutti i gruppi politici in esso rappresentati, al presidente della giunta e all’intero governo abruzzese di azzerare gli attuali vertici dell’Arta e di indire un vero concorso a livello europeo, pubblico e trasparente, per la scelta di dirigenti del tutto estranei alla politica locale, con adeguata preparazione tecnica e curricula a tema, al fine di restituire all’azienda il proprio ruolo di verifica e di controllo, da espletare in assoluta indipendenza a esclusiva garanzia dei cittadini e della tutela dell’ambiente.