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Violenza sessuale e rapina in via Tiburtina, arrestato anche il secondo aggressore

Individuato e arrestato con le accuse di violenza sessuale di gruppo, rapina aggravata e lesioni un uomo a Pescara.
A finire in manette e poi in carcere oggi, martedì 12 dicembre, B.O., 35enne tunisino già noto alle autorità, il quale è stato arrestato in base alla misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Pescara, su richiesta del Pm.

Il 35enne si sarebbe reso protagonista, insieme a un 22enne marocchino (leggi i dettagli QUI), di una aggressione culminata con una rapina e una violenza sessuale nella tarda serata del 28 febbraio scorso in via Tiburtina, ai danni di due giovani.

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Tutto sarebbe partito dalla denuncia presentata da una 22enne di Pescara, la quale avrebbe raccontato di aver subito un’aggressione mentre stava percorrendo con un amico via Tiburtina nei pressi di un capannone abbandonato.
Il ragazzo sarebbe stato immobilizzato e colpito con calci e pugni da uno dei due aggressori, mentre l’altro avrebbe costretto la giovanissima, con schiaffi e pugni, a subire atti di violenza sessuale.

I due aggressori, dopo le violenze, avrebbero anche rapinato le vittime di uno smartphone e del portafogli (di proprietà della ragazza), prima di darsi alla fuga e di far perdere inizialmente le loro tracce.
Dopo l’episodio la 22enne sarebbe giunta in ospedale, e nel nosocomio avrebbe ricevuto una prognosi di 7 giorni per “sospetta violenza sessuale ed ematoma della mandibola destra”.

Per l’amico che si trovava con lei, invece, 3 giorni di prognosi per una lesione a un dente.
Nel mese di giugno scorso, come accennato, era stato individuato e arrestato D.E.A., un 22enne marocchino, indagato per gli stessi episodi imputati al 35enne arrestato oggi.

Il più giovane dei 2 era stato individuato dagli agenti della Squadra Mobile sia esaminando i video di alcune telecamere presenti nei pressi della zona nella quale era avvenuta l’aggressione, che in base alle testimonianze e descrizioni fornite dalle vittime.
Oggi, invece, è giunto l’arresto dell’uomo ritenuto il “complice” del 22enne.