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Vigili urbani sospesi dopo intervista a Le Iene, Acerbo: sanzione pesante e ingiusta

Sospensione dal servizio e dalla retribuzione per 9 e 12 giorni: questi i provvedimenti disciplinari comunicati ai tre vigili urbani e relativi alle conseguenze della vicenda della cancellazione della multa al questore.
Gli agenti della polizia municipale sarebbero stati “puniti” per l’intervista rilasciata alla trasmissione televisiva Mediaset, Le Iene.

Sulla vicenda è intervenuto Maurizio Acerbo, ex consigliere comunale di Pescara, che ha definito “assai pesante e soprattutto ingiusta” la sanzione appena descritta ai danni dei tre vigili; questo perché, anche se è stato ormai confermato che i vigili non saranno licenziati, per l’esponente di Rifondazione Comunista, le tre persone coinvolte non avrebbero prodotto un danno all’ente.
Questa, infatti, sarebbe la motivazione alla base della sanzione, riportata da Acerbo:

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le dichiarazioni rese nell’intervista, che ha avuto un’ampia risonanza mediatica in campo nazionale, sono tali da ingenerare sfiducia nella capacità dell’Ente (…) di operare con efficienza e trasparenza nel rispetto delle regole e in favore della collettività, influendo negativamente sulla reputazione dell’Ente.

L’ex consigliere comunale riassume così la vicenda che ha avuto come protagonisti i tre vigili urbani, e conferma la propria contrarietà alle sanzioni disciplinari comminate loro in seguito alla vicenda mediatica:

Questi vigili non hanno rubato, non hanno truccato concorsi o gare d’appalto, non hanno chiesto mazzette, non sono assenteisti, non hanno tolto multe ad amici.
A distanza di lungo tempo dalla vicenda vengono colpiti da provvedimenti che hanno il sapore della vendetta e che disonorano l’amministrazione.
Avranno fatto fare una brutta figura al comandante ma certo non hanno prodotto nessun danno all’ente. Nella nostra città per questa reazione si usa l’espressione “cascietta” e non dovrebbe trovare copertura da parte dell’ente e di chi lo amministra.