Si erano appostati, con fare sospetto, all’interno di una Opel Corsa di colore grigio nei pressi del centro commerciale “Il Delfino” ieri mattina, giovedì 14 gennaio, poco prima delle 10, ma la fortuna ha voluto (malasorte per loro), che un sovrintendente fuori servizio della polizia li notasse e si accorgesse che uno dei quattro uomini all’interno dell’abitacolo era già noto alle forze dell’ordine.
Per questa ragione il sovrintendente si è messo sulle tracce dell’auto notando poco dopo che la stessa stava inseguendo un anziano di 83 anni in bicicletta. Quando l’uomo stava facendo rientro in casa, nel suo garage in via Montanara, dalla vettura sono scesi 3 malviventi: 2 hanno subito intercetttato e abbindolato l’anziano con la scusa di essere tecnici del gas intervenuti per una perdita, mentre il terzo fungeva da palo controllando che non ci fosse problemi. Il quarto uomo invece ha continuato a girare con il veicolo nelle vicinanze della casa.
I due ladri sono così riusciti a introdursi nell’abitazione dell’83enne all’interno della quale c’era anche la moglie di 76 anni. Mentre la donna era in bagno e uno dei due distraeva il proprietario, l’altro girava indisturbato tra le stanze a caccia di beni da rubare.
Ma i 2 anziani si sono resi conto che ci fosse qualcosa di strano e hanno invitato con fare deciso i due a uscire dall’appartamento minacciando anche di chiamare le forze dell’ordine. I 2 malviventi guadagnano così l’uscita ignari di quanto stesse avvenendo fuori dove il sovrintendente aveva già allertato i suoi colleghi che nel frattempo erano velocemente sopraggiunti sul posto con 2 Volanti. I 4 ladri hanno provato a fuggire ma i poliziotti li hanno bloccati e arrestati portandoli in Questura. L’accusa di cui dovranno rispondere i 4, R.B., 47 anni, F.S., 40 anni, F.B., 46 anni e C.S., 44 anni, è di tentato furto in abitazione con diverse aggravavanti: l’essere più di 3, l’ostacolata difesa per l’età delle vittime e l’essersi celati dietro l’identità di tecnici del gas.
Uno di loro era anche destinario di una misura alternativa alla detenzione. Tutti e 4 sono nel carcere di San Donato. A portare a termine l’operazione il Reparto Prevenzione Crimine diretto da Dante Cosentino.