Spari in via del Circuito: atto intimidatorio dopo rissa a Città Sant’Angelo [FOTO]

Si sarebbe trattato di un atto intimidatorio: questo, secondo i primi accertamenti, il motivo all’origine degli spari avvenuti nella notte in via del Circuito a Pescara.
L’episodio si sarebbe verificato intorno alle 3 e mezza di questa mattina, martedì 2 febbraio.
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Sarebbero stati almeno 4 i colpi di pistola, tutti calibro 7,65, esplosi all’indirizzo della palazzina in via del Circuito (due bossoli e due proiettili sono stati ritrovati e posti sotto sequestro).
I proiettili sarebbero stati indirizzati verso la parete della palazzina, mentre i vetri del portone d’ingresso dell’edificio sarebbero stati frantumati presumibilmente da calci sferrati contro l’ingresso.

L’episodio, sul quale stanno indagando gli uomini della squadra Mobile, dopo l’intervento sul posto da parte degli agenti della squadra Volante della Questura diretti da Dante Cosentino e dei colleghi della Scientifica, potrebbe essere in qualche maniera collegato a una rissa scoppiata il 23 gennaio scorso in una discoteca di Città Sant’Angelo.

A far propendere per questa ipotesi sarebbe stata la testimonianza di una donna che risiede nella palazzina, fidanzata di un dominicano indagato per la rissa, la quale avrebbe riferito agli agenti di aver udito frasi contro il proprio compagno che in quel momento si trovava in casa con lei.

Oltre ai bossoli e proiettili rinvenuti, gli investigatori hanno ascoltato diverse testimonianze.
In base ai dati in possesso, al momento l’ipotesi è quella che ad agire sia stato un gruppo di 4 o 5 persone.

In zona sarebbero presenti anche diverse telecamere di videosorveglianza. Su due dei presunti autori dell’atto intimidatorio, e più precisamente su un uomo e una donna, ci sarebbero già degli indizi in possesso degli investigatori.

Le due persone non avrebbero però preso direttamente parte alla rissa iniziata nella discoteca El Hueco di Città Sant’Angelo e poi proseguita altrove.
In seguito alle violenze del 23 gennaio scorso, il questore, nei confronti del locale in questione, ha disposto la sospensione dell’attività per un mese.