Avrebbero venduto droga a giovani e a minorenni. Queste le motivazioni con le quali un uomo è stato arrestato , mentre il suo complice sarebbe ricercato.
Spaccio di stupefacenti è l’accusa che pende su entrambi i protagonisti della vicenda, M. C., vigile del fuoco pescarese di 31 anni, e F. T., 30enne proveniente sempre dalla città adriatica.
Per entrambi è scattata la misura restrittiva degli arresti domiciliari, anche se il secondo, come accennato, è attualmente ricercato.
I due giovani protagonisti della vicenda avrebbero venduto dosi di cocaina, hashish e marijuana anche a soggetti minorenni, e su di loro penderebbe anche l’accusa di estorsione, poiché avrebbero anche minacciato i loro “clienti” di violenze fisiche per ottenere il pagamento degli stupefacenti.
Le indagini che hanno portato agli arresti sono partite dalla denuncia di una mamma disperata per le continue richieste di denaro da parte di uno dei due complici fatte a lei e a suo figlio.
Quest’ultimo avrebbe maturato, nei confronti di uno degli arrestati, un debito per le cessioni di hashish di circa 3mila euro, subendo di conseguenza minacce e richieste estorsive.
I due complici, grazie anche alla collaborazione di diversi ragazzi, e a diverse intercettazioni telefoniche, sarebbero stati identificati e incastrati.