Spaccio di droga a minori, si costituisce il complice del vigile del fuoco

Si è presentato spontaneamente questa mattina, mercoledì 5 agosto, alla Questura di Pescara, F.T., il 30enne incensurato accusato di essere il complice del vigile del fuoco, M.C., 31 anni, arrestato lo scorso 27 luglio dalla polizia con l’accusa di spaccio, anche verso ragazzi minorenni.

L’uomo, è tornato da Tenerife dove stava lavorando, ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari in esecuzione della misura restrittiva disposta a suo carico dal Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, su richiesta del pubblico ministero, Gennaro Varone.

Secondo la ricostruzione fatta nel corso delle indagini condotte dalla squadra mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, i due avrebbero venduto in più occasioni dosi di cocaina, hashish e marijuana anche a minorenni.

I due, chiedevano anche di custodire quantitativi di droga a fronte di somme di denaro, e pur di arrivare ad avere i crediti vantati nei confronti di alcuni dei loro acquirenti di droga, più di una volta li avrebbero minacciati di violenze fisiche.

Gli accertamenti della polizia hanno preso il via dalla denuncia di una madre esasperata (un’altra madre è arrivata addirittura a prostituirsi per ripagare il debito del figlio) che ha raccontato agli investigatori che lei e suo figlio erano vittime di richieste estorsive, da circa due anni, da parte di uno dei due arrestati nei confronti del quale il giovane, quando era ancora minorenne, aveva maturato un debito di circa 3 mila euro, dovuto a ripetute cessioni di hashish. Le dichiarazioni della donna sono state successivamente confermate dal figlio che ha fornito agli agenti indicazioni che hanno consentito sia di incastrare il 30enne, sia di identificare il vigile del fuoco che sarebbe stato suo fornitore e complice.

Ci sono altri sei indagati a piede libero. Tra loro c’è anche un minorenne. I casi documentati di spaccio sono 10, tre gli episodi di estorsione.