Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini ha chiesto formalmente agli ex lavoratori interinali di Attiva, ormai da mesi accampati in piazza Italia di fronte a Palazzo di Città, di lasciare il presidio «perché bisogna ridare decoro alla piazza». Il primo cittadino ha proposto di abbandonare il presidio e di istituire un tavolo istituzionale che si riunirà a cadenza prestabilita del quale i lavoratori saranno parte integrante. Un nuovo confronto tra la giunta comunale e i rappresentanti dei lavoratori ci sarà martedì prossimo.
«L’invito», dice il primo cittadino, «però è quello di portare il confronto dalla piazza a un tavolo istituzionale permanente che si potrà riunire all’occorrenza, ogni settimana, due volte a settimana, ogni volta che sarà richiesto e possibile e continuare lì il confronto. Questo perché è necessario affrontare il problema del limite del dissenso, che è quello del decoro, dell’ordine pubblico, della sicurezza e della tutela del bene comune che è cosa di tutti, anche dei lavoratori di Attiva e che nei giorni scorsi è stato purtroppo ampiamente superato. Si tratta di un’esigenza vera per noi che riteniamo legittimo protestare, ma come rappresentanti delle istituzioni dobbiamo comunque far rispettare il confine che c’è fra tale diritto e quello della comunità a vedere rispettate regole, decoro e ordine pubblico, soprattutto in un momento in cui il livello della sicurezza è alto anche in Italia. Purtroppo questo nelle ultime settimane non è più accaduto, sulla pubblica piazza abbiamo visto comparire slogan propagandistici, suppellettili vari, persino dei sanitari, oltre agli insulti al sindaco e alla classe politica. Cose, alcune, che con la protesta non hanno nulla a che vedere e di certo non sono utili alla causa dei lavoratori».
«Il sindaco di Pescara», dice Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista, «invita i lavoratori interinali di Attiva a sgomberare il presidio davanti al Municipio per restituire “decoro” alla piazza in vista della visita dell’ambasciatore americano del prossimo 6 aprile. Credo che dia davvero la misura della distanza dalla cultura e dalle tradizioni della sinistra che questa amministrazione Pd si esprima in questi termini nei confronti di decine di lavoratori che con le loro famiglie sono in lotta per il lavoro. Indecorosa semmai è una politica che produce disoccupazione e crescente precarizzazione del lavoro non certo la presenza di un presidio sulla pubblica piazza come ce ne sono migliaia – purtroppo! – in Italia in questo momento. Indecorose sono le dichiarazioni del sindaco non certo le proteste civili e democratiche di persone legittimamente preoccupate per il proprio futuro. Persino davanti alla Casa Bianca ci sono persone accampate per proteste di ogni genere, Non si capisce perché se ne debbano andare i lavoratori e spero che respingano le intimidazioni dell’amministrazione comunale».
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