Una notte da incubo quella vissuta da un 29enne, sequestrato, rapinato e picchiato da parte di due persone, ma fortunatamente “salvato” dalla polizia poco prima dell’alba.
L’incredibile vicenda, avvenuta nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 agosto, ha avuto come sfortunato protagonista un uomo di 29 anni di Chieti.
A finire in manette, invece, due suoi concittadini, P.B. di 20 anni e O.D.A. di 23 anni.
Entrambi dovranno rispondere delle accuse di rapina, sequestro di persona, spaccio di stupefacenti e lesioni personali.
Secondo le ricostruzioni sulla vicenda, i due arrestati avrebbero chiesto un passaggio in auto al 29enne intorno alle 2 di notte.
Una volta saliti in macchina, però, sarebbero iniziate le minacce e le violenze nei sui confronti.
L’uomo sarebbe stato picchiato e rapinato del portafogli e del cellulare, e costretto a prelevare un centinaio di euro tramite la propria carta PostePay.
Con il denaro prelevato, i due rapinatori si sarebbero fatti accompagnare nel quartiere Rancitelli di Pescara per acquistare della droga.
Dopo circa tre ore di violenze e di “sequestro” da parte dei due, il caso ha voluto, fortunatamente per il 29enne, che la sua auto, una Hyunday, venisse “intercettata” da parte di un’auto della Squadra Mobile di Pescara agli ordini di Paolo Robustelli, in via Lago di Capestrano.
Gli agenti, intorno alle 5:30 di sabato mattina, avrebbero notato i due mentre aggredivano il 29enne, intervenendo prontamente.
Dal racconto della vittima e da altri riscontri, gli agenti avrebbero pertanto ricostruito la notte di violenze e minacce.
La cocaina acquistata utilizzando i soldi prelevati tramite PostePay sarebbe stata lanciata dal finestrino dell’auto poco prima dell’arrivo degli agenti.
All’interno della vettura, grazie anche alle indicazioni del 29enne, i poliziotti avrebbero inoltre ritrovato 50 grammi di hashish, con ogni probabilità di proprietà dei due arrestati, i quali attualmente si trovano in carcere a San Donato.
La vittima delle violenze e della rapina, in stato confusionale, è stata condotta in ospedale e medicata, e avrebbe subito ferite al volto guaribili in una decina di giorni.
Il 29enne avrebbe ringraziato gli agenti dicendo di essere “orgoglioso di pagare le tasse” perché gli è “servito” a salvargli la vita.